Ver, prima gli dettero i Lorenzetti, mentre al Fanciullo di Ma-
ipo è saccio basta d’esser forte e poderoso, un piccolo atleta. A
1bino Masolino l’affinar tipi e l’infiorarli; a Masaccio il rendere
estra, sinceramente la forma, il sostituire, alle teste dal dolce ovale
» bra. del maestro, altre più depresse e quadrate, alle figure eleganti
bano. di lui, altre di colorito più caldo e vigoroso, di chiaroscuro
le un più forte e profondo, di movimento più libero e franco. Ma-
olino. saccio, che vedemmo con Donatello a Pisa, anche prima di
estro quel tempo si provò a raggiungere col pennello gli effetti della
ll’Ac. plastica, a metter la pittura all’unisono con la scultura trionfante,
ivino, e, come disse il Vasari, a « seguitare quanto e’ poteva le ve-
torno stigia di Filippo e di Donato, ancorchè l’arte fusse diversa ».
a fio- Sino al 1426 non possiamo noverare altra opera di Ma-
zerirà saccio. Forse esegui verso quell’anno il desco da parto del
ngioli museo di Berlino, figurandovi, piuttosto di qualche leggiadra
1ccia; allegoria, il puerperio a destra, in una stanza dove sopra
abbra una cassapanca, a’ piè del letto della partoriente, una leva-
ile di trice tiene in grembo il neonato. Nel mezzo, sotto un lato
fanno d’un portico del cortile con decorazione fiorentina a marmi
tre il bianchi e neri, si vedono giungere le visitatrici, giovani e
ce. Il vecchie, ed entrare nella stanza rallegrata dalla maternità;
dalle e intanto, da un altro lato del portico, avanzano alcuni trom-
190no bettieri, squillando dalle lunghe tube con pennoni adorni dal
solino gran giglio della città di Firenze; e, dietro ai trombettieri,
lonna seguon un giovane con un piatto pieno di monete d’oro e
i reg- un altro con un cofano: sono i portatori dei donativi alla
Maria puerpera. Così Masaccio rappresentò vivamente una scena di
tiene vita fiorentina, tradusse con potenza nuova una costumanza
meno del proprio tempo, recando nelle scene bibliche ed evan-
roprio geliche il frutto delle indagini e delle osservazioni pene-
Maria tranti e dirette della vita.”
se ele-
icia a
* Il desco da parto del Friedrich’s Museum di Berlino fu in casa Valori (cfr. BALDI-
Maso- MUCO, Vita di Masaccio). GHERARDI DRAGOMANNI (Memorie della Terra di San Gio-
i anni Luni 2a Val d’ Arno Superiore, pag. 45) lo descrive come Festa di S. Anna sotto le loggie
: di S. Michele di Firenze. Cfr. anche W. BopDE, in Ricordo delle onoranze, cit.
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