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iltare Nel Museo di Siracusa si conserva una tavola, ' segno
sti di degl’influssi catalani. Rappresenta la Vergine in trono tra
i Santi Giovanni Evangelista, Agata e Maddalena; e, nella
parte superiore, la Croci/issione, Vl’ Annunciazione, Santa Agata
e un Santo Vescovo (fig. 81-82). Il polittico manca della
e pit- distribuzione propria de’ quadri italiani, ne’ quali la tavola
10 sin mediana è divisa dalle laterali, per mezzo di colonnine o di
ehe pilastri, così da far sembrare le figure entro un loggiato
\eralt, o un porticato alto sopra uno zoccolo formante il gradino
[aner, o la predella. Tale effetto architettonico vien meno nella
mag: tavola di Siracusa, per le trite decorazioni gotiche ad in-
, Gia- taglio con poco rilievo, vero ricamo della tavola, proprio
‘g1s », de’ polittici di Luis Borassa, pittore catalano.” Il fondo do-
2dolid rato, come nelle pitture di questo maestro, è tutto graffito
rr im- a foglie di quercia con ghiandoline; i nimbi sono contesti
Chia- di rose; tutto è « estofado de oro», alla maniera catalana.
| 1430 Le orlature delle vesti e gli scolli sono come a lamiere di
gento metallo, le quali si curvano come per forte trazione, tale e
Scala, tanta che nel vero si spezzerebbero: vedasi lo scollo ad
archi di San Lorenzo. Oltre questi particolari che indicano
ie ca- ad evidenza qual sia la derivazione del polittico, ce ne sono
Italia, altri nella forma degli angioli a mo’ di chierichetti, nell’accon-
are da ciatura delle figure con quelle calotte di capelli a riccioloni
logna gialli che fanno grondaia ai lati della testa; nei lineamenti
’400.ì della Vergine e de’ Santi dagli occhi grandi, dalle carni
o verdognole, dal mento sfuggente; nelle proporzioni della
testa a pera, del busto corto, del ventre turgido e delle
pun eo lunghe dita.
o ad una ll quadro, come fa pensare la scritta che sta nelle mani
sii del Sant’ Evangelista,î fu eseguito in Sicilia da un maestro
, 1899. i,
cilia, pa-
| 1 Cfr, MAUCERI in Bollettino d'Arte del Ministero della P. I., II, n. 6, 1908; Ip., La
Rinasci- pittura in Siracusa nel secolo XV in Rassegna d'Arte, X, 2, 1910.
2 S. SANPERE Y MIQUEL, Los Quatrocentistas Catalanos, 1, Primera mitad del siglo XV,
Barcellona, 1906,
nella pit- 3 La scritta con terminazioni che non contraddicono per nulla alle leggi della fone-
tica siciliana, è questa: + iniciu. Sant | u.evangeliu | sicu | nd | u|i | ul] an.