Full text: La pittura del Quattrocento (7, Parte 1)

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un goticismo minore delle vesti a ghirigori cadenti sul ter- 
reno. Più tardi, a San Flaviano nelle forme slargate, come a 
Montecassiano, nella rassegna materiale de’ Santi muniti di 
rotuli e in quel serpeggiamento di linee, Pietro da- Recanati 
si indeboilsce e si stanca. Come Ottaviano Nelli e come i San- 
severinati, acquistando facilità, peggiorò la maniera. 
Oltre le correnti artistiche sin qui accennate, convien 
ricordare quella che dall’Emilia e dalla Romagna s’insinua 
nelle Marche. In Macerata il Baronzio lasciò pitture, una delle 
quali con la data del 1345, è oggi nella Pinacoteca urbinate, 
dov’è pure un polittico (n. 90) che ricorda il Baronzio; e a 
Pesaro vi sono di lui quadretti nel Museo, rappresentanti la 
Samaritana al Pozzo, V Entrata di Cristo in Gerusalemme, 
Cristo nell’ Orto di Getsemani, il Redentore nel limbo, la 
Pentecoste, San Paolo sulla via di Damasco.* Giuliano da 
Rimini dipinse nella Fraternita d’Urbino negli anni 1366-67; 
Pietro da Rimini lasciò ricordo di sè in un Crocifisso a 
Urbania, nella cappella di San Giovanni Decollato;° An- 
drea da Bologna lavorò a Fermo (1369), ad Assisi, * for- 
sanco in Ascoli Piceno. ® Al principio del ’400 si può ve- 
dere il carattere dell’arte romagnola nel quadro di Bitino 
di Faenza che, in San Giuliano di Rimini, rese con sin- 
cerità e con novità il vestiario del tempo dipingendo il po 
littico dedicato a quel Santo titolare della chiesa, figurato 
nel mezzo della tavola in abito di cavaliere e con la palma 
del martire. Ai lati, in tanti scompartimenti, sono le storie 
della sua vita: nell’ordine superiore, quand’è invitato alla 
1 Portano nel Museo Oliveriano i nn. 55, 62, 56, 16, 19, 20. Forse sono stati portati 
a Pesaro modernamente, ma li indichiamo lo stesso perchè ignorati sin qui, e perchè 
servono a confronti. i 
2A. VENTURI, Storia, V,. pag. 938. 
3 Il quadro con questa data è nella Biblioteca di Fermo. + 
4 Lavorò nella cappella del Card. Egidio Albornoz, come si sa da comunicazione 
del prof. Filippini, che, a Bologna, nel Collegio di Spagna, ha rintracciato documenti 
relativi alla decorazione della cappella assisiate. 
5 Mi riferisco a un quadro della Pinacoteca municipale, rappresentante la Madonna 
col Bambino e i fatti della vita di Gesù.
	        
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