Carmagnola un salvacondotto per « andar siguro ». Ma il
Pontefice aveva dovuto far sosta a Firenze e rimanervi sino gli
al 9 di settembre 1420, invece di porre tranquillamente a nie
Roma la Santa Sede; e Gentile tornò, per alcun tempo Len
nella città natale, ove s’incontra di certo il 23 marzo e il le
6 ‘aprile 1420. Nel 21 novembre 1422 a Firenze, fu matri- seg
colato all’Arte dei medici e degli speziali. Sottoscrisse nel la
maggio del 1423 la grande pala d’altare con l’Adorazione sol
de’ Magi, allogatagli da Palla Strozzi. Abitava allora a Fi- scle
renze in populo di Santa Trinita, e, nella corte della sua lun
casa, teneva in quell’anno certa scultilia et picture maxime teri
importantie ; aveva a garzone Jacopo di Piero veneto, nel tate
quale si è voluto riconoscere Jacopo Bellini, invece figlio di lim
Niccolò o Niccoletto. Nel 1425 dipinse a Siena la Madonna cur
de Notai, compi la tavola de’ Quaratesi per San Niccolò le
alla. Porta di San Miniato, e frescò a Orvieto una Madonna rott
nella parete a sinistra della Cattedrale. figu
Nel gennaio del 1427 trovavasi a Roma, e a San Gio- Fer
vanni Laterano dipinse affreschi sino al luglio dello stesso
anno. Ammalatosi, morì tra l’agosto e il principio d’ottobre, ang
e fu sepolto a Santa Maria Nuova. seg:
Tra i quadri più antichi di Gentile è il polittico dipinto tror
per la chiesa dei minori Osservanti a Valle Romita, ora in coll.
molte parti nella Galleria di Brera a Milano. Il pittore sì del
mostra arcaistico più che in altre opere, rappresentando tens
l’ Eterno, nell’/ncoronazione, come un vegliardo colossale, <« R
con alta corona gotica, circondato da cherubini dalle ali risp
cangianti, come biforcate; la Vergine e il Redentore se- e sl
duti nello spazio sopra raggi e fiamme; la volta dell’ Uni- qua
verso con sopra inginocchiati angeli musicanti, otto di l’int
numero, perchè la gerarchia angelica era completata dal- -
l’ordine di cherubini attornianti l’ Eterno Padre: gli angioli |
sono piccoli esseri rispetto alla Divinità colossale ; sotto pu
la volta dell’ Universo è il firmamento col sole, la luna e Santo
le stelle, di Lo
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