SN) 2
raccolto il manto, come nella sottigliezza de’ graffiti degli an- ‘1
gioli e de’ fiori sul fondo, e perfino nel segno de’ fili della
trama del velo che copre in qualche parte il Bambino.
A questi quadri primitivi dell’artista fanno sèguito alcuni
altri d’una ricchezza orientale, probabilmente eseguiti prima
della sua andata a Firenze: l’Zncoronazione, nella Collezione
Heugel a Parigi, la Madonna col Bambino, nel Musée des arts
décoratifs della stessa città. Confrontando il primo di questi
dipinti con la simile rappresentazione di Brera, si troverà
press’a poco lo stesso schema delle figure, però con magni-
ficenza nelle vestimenta tessute a stelle grandi, girasoli, co-
rone; nel drappo a rose tra le rame ad esagono, che appara
il trono e il suolo; nel diadema di Maria e nella cintura
d’oro del Redentore contesti di gemme; negli abiti degli
angioli a rame di fiorellini stellati. Tanta ricchezza derivò
a Gentile probabilmente dai vecchi veneziani ch’egli do-
vette ammirare per la profusione d’ori, di gemme, di smalti.
Anche i fabrianesi Allegretto Nuzi e il Ghissi avevan segnato
talvolta nelle vestimenta ornati ricchissimi, ma diversi per ef-
fetto decorativo da quelli veneziani e di Gentile; e mentre questi
muove l’ornato con la stoffa e la veste, quelli parevano stam-
pare o cesellare le decorazioni su un piano eguale o su lastre.
Nel quadro dell’/ncoronazione del signor Heugel ll'espres:
sione delle figure si è fatta delicata e dolce, ma la compo-
sizione rimane su per giù quella antiquata della Galleria di
Brera; e gli angeli che cantano, benchè più ingranditi, sono
ancora quelli di Perugia coi retuli segnati dalle note musi-
cali. Il gesto del Redentore che con ambe le mani corona
la Vergine, già consueto nell’arte, non si ripete nel quadro
di Brera, perchè la sinistra di Cristo è tenuta sulle ginocchia
in abbandono, con una crocettina ritta tra il pollice e l’in-
dice; mentre nel quadro di Parigi le mani si portano al capo
vu
nome. La scritta del quadro fa semplicemente il nome, non dice il luogo d’origine del de
pittore, probabilmente marchigiano: PEREGRINVS PINSIT | M:‘CCCC:XXVIII. 1N1
To