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legrini in Sant'Anastasia, più direttamente derivate dall’Al- an
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tichiero, tanto nel quadro votivo de’ Bevilacqua, quanto sopra fra i
il monumento di Tommaso Pellegrini (1392). I seguaci di vata
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Altichiero e d’Avanzo, per la maggiore accentuazione go- giun:
tica s'incamminano, verso le forme che Stefano da Zevio as- Sono
sumerà: così anche a Sant’Anastasia, nel San Geminiano in dazi
una ben resa fucina di maniscalco; nella lunetta del mo- una
numento Federico e Niccolò Cavalli (1397); in Santo Ste-
fano, nella /ncoronazione della Vergine; nella tavola della
chiesa di Boi di Pesina, nella villa Catarinetti, ora Zanardi.
De’ pittori degli ultimi anni del ’300 son noti Boninsegna
da Clocego in Valpantena, autore probabile d’una pittura
della cappella Salerni;' Martino da Verona, autore degli af-
freschi intorno al pulpito eretto nel 1396 da Barnaba de’ Mo-
rani in San Fermo Maggiore ;* il disegnatore del quaderno
di disegni del Gabinetto nazionale delle stampe in Roma.?
Ma si ha notizia di molti altri che nel 1404 dipinsero, negli
appartamenti in Castel Vecchio e nel Palazzo pubblico, allora
detto « Corte degli Scaligeri», per alloggiarvi Francesco
Carrara. Tra essi V’eran parecchi padovani e maestro Sardo
da. Trento.* Un altro pittore, Pietrò da Verona, era in rap-
porto con Alcherio, che, al suo passaggio per Verona,
prima di tornare a Parigi, fece ricerca di lui.*
Le relazioni dell’arte veronese con quella del Tirolo e Fis
della Germania si strinsero naturalmente; e la via del Bren-
nero, come ha detto il Riehl, «è la zona di interferenza fra mimnar
le ondate della cultura latina e della germanica », e « come Coni
_ pe 1429),
! GIUSEPPE GEROLA, // pittore Boninsegna dda Clocego e la famiglia di Martino pittore
(Atti del R. Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, f. XIX, parte 2, 1909-1910) ;
C. CIPOLLA, 17 pittore Boninsegna (Arch. Veneto, 1882, Venezia, pag. 213); i
? R. von EITELBERGER, Ueber einige neu entdeckte Vandgemilde in Verona (Mitthei- o Rn
lungen der K. K. Central-Commission zur Erforschung der Baudenkmale, II, 8, Vienna. one, 19
1857, pag. 201): A. DA Lisca, Studì e ricerche sul San Fermo, Verona, 1909, pag. 75. ue Li
3 Cfr. GIULIO BARIOLA, Quaderno di disegni del principio del secolo XV di un mae. : H.
stro dell’ Italia settentrionale, in Gallerie nazionali italiane, V, 1902. spa
4 Carrr, Storia di Verona, t. VI (cit. dal ZANNANDREIS, Le Vite dei pittori, seultori documen
e architetti veronesi, Verona, 1891, pag. 34). « Hofmei
5 Cfr. MIRREFIELD, op. cit. Apparter
quale si
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