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Ottone impetrante dal padre Federico Barbarossa la pace
con Venezia; ma le pitture furon rifatte più tardi da Alvise
Vivarini e da Giambellino. Così andaron distrutte le altre
nel Castello di Pavia, ricordate da Cesare Cesariano, eseguite
dal Pisanello forse nell’anno 1424, quando Filippo Maria Vi-
sconti fece apparecchiare il Castello per le grandi visite
attese. Per un anno intero, dal gennaio: 1425, il pittore fù
provvigionato alla Corte dei Gonzaga a Mantova; e quindi
dipinse nel monumento Brenzoni, in San Fermo, a Ve-
tona: (1426-28); parti per Roma, ove lavorò, nel 1431 e
sette mesi dell’anno successivo, continuando l’opera di Gen-
tile da Fabriano, nella basilica Lateranense. Compiuto il la-
voro e munito d’un passaporto da Eugenio IV, si ridusse
di nuovo alla sua città natale. Nel passare da Ferrara in-
contrò Lionello d’Este, educato da Guarino, suo compatriotta,
all’amore delle lettere e delle arti. A Verona giunse nel-
l'agosto 1432; vi dimorò certo il 16 novembre 1434, e Vi
era alla fine del febbraio 1435, quando per mezzo d’un suo
familiare mandò a Lionello, forse come dono per le nozze
del marchese con Margherita Gonzaga, una tavoletta col
ritratto di Cesare, che quel signore umanista sopra tutti pre-
dilesse. Può supporsi che, al principio del ’37 il Pisanello
tornasse a Mantova, al servizio dei Gonzaga; nel ’38 lavorò
a Ferrara, ed esegui la medaglia dell’imperatore Giovanni
Paleologo giunto in quella città il 4 marzo 1438 e rimastovi
sino alla fine di gennaio dell’anno seguente per il Concilio.
terza, t. LXIX, p. II, 183-188); DonGson, Hin Studienblatt des Vittore Pisano su dem
Fresko in Santa Anastasia a Verona (Jahrbuch der Kgl. preuss. Kunstsamml., XV, 1894);
C. FAarrICZY, Italian medals (trad. Hamilton), 1904; GUSTAVO GRUYER, Vittore Pisano
appellé aussi le Pisanello (Gazette des Beaux-Arts, troisième période, t. X. 353-368; t. XI,
198-218; 1d., 412-427 ; t. XII, 290-304; 1d., 48:-496); JEAN DE FOVILLE in Revue NUMmis-
matique, 1909, pag. 406-410; ID., Pisanello et les Médailleurs italiens (nella serie Les Grands
Artistes, Paris, Laurens); G. F. HiLL, Some Drawings from the Antique attributed to
Pisanello (Papers of the British School at Rome, vol. 111, n. 4, London, 1905); ID., Pi-
sanello, London, 19095; KURT ZOEGE VON MANTEUFFEL, Die Gemilde und Zeichnungen
des Ant. Pisano aus Verona, Halle, n. 5, 19099; E. MUNTz, Vittore Pisanello (Le Revue
de l’Ari anc. et mod., I, 1, 10 aprile 1897); ID., Un dessin inédit de Pisanello au Musée
de Cologne (ld.; V, 1899, 73); A. VENTURI, Recensione della nota prima del Biadego in
L’Arte, XI, 1908, 467-469 e recensione della nota terza in L’Arte, XIII, 1910, 74-75.