Full text: La pittura del Quattrocento (7, Parte 1)

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rono le sue pitture della campagna, degli uccelli e delle mo 
fiere, fan pensare quasi ch’egli ritraesse nei quadri tutti gli ave 
animali dell’arca di Noè. Nel Sant’Eustachio della National giu 
Gallery di Londra (fig. 142) un cane insegue una lepre, altri ee 
cani stanno attorno al Santo cavaliere mentre gli appare il più 
cervo con il Crocifisso tra le corna ramose; molti uccelletti (fig 
svolazzano intorno ad una macchia d’alberi; altri cervi vanno 
ad abbeverarsi ne’ rigagnoli del fondo; anitre, cigni, pelli- 
cani stanno in un lago; un orso cammina sulla montagna. 
Par che l’artista, abbandonatosi in quel dipinto alla gioia 
che la viva natura gl’infondeva nell’animo, abbia voluto 
gettare a piene mani le osservazioni, gli studî, le ricerche 
per boschi e riviere. Sino al suo tempo, e anche dopo, gli 
artisti nel ritrarre animali si valsero, di disegni, che passa- 
vano di mano in mano, da studio a studio; e sappiamo, ad 
esempio, che Lorenzo Ghiberti prestò a Goro di Neroccio, 
orafo senese, le charte degli uccelli.” Ma il Pisanello fece da 
sè, e invece di imitare da disegni, studiò il vero. Presso il 
barone Edmondo di Rothschild, a Parigi, c’è un quaderno di 
disegni della maniera di Giovannino de’ Grassi milanese, 
che rappresentano cani in atto di addentar cignali e cervi 
(fig. 143), di divorar un lepre, e istrici, scimmie, leoni ed altri 
animali pieni di ferocia e slancio. Il quaderno è esempio 
del modo comune, tradizionale, romanico, di rappresentare 
le bestie in lotta; e a quel modo si atterrà Benozzo Goz. 
zoli figurando animali nella cappella Riccardi a Firenze. Il 
Pisanello fa eccezione, lasciando ogni falsariga, per spiarne CUur\ 
i movimenti istintivi. Cor} 
A parte la speciale ricerca animalistica, alla quale il Pisa- 
nello fu naturalmente volto, nelle opere prime giunte a il n 
noi, egli sembra associare la maniera di Stefano da Zevio per 
a quella di Gentile: il volto dell’ Annunziata (fio. cit. 141) del cual 
- - che 
1 Forse anche il Pisanello fece un modello per gli artisti ne « La carta de cavretto Vere 
con di molti animali coloriti », conservata in casa di un mercante ‘di Strà, indicata dal . 
Michiel. Gio!
	        
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