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volute. Grande è l’industria dell’artista nel rendere l’acciaio
delle armature, l’ossea dentiera de’ cavalli, le stoffe di broc-
cato: egli gode a rendere prospetticamente le armi cadute per
terra nel disordine della mischia, spade e scudi, elmi e lance.
L’altra tavola del Louvre ci mostra nel mezzo un capitano
coperto d’acciaio in atto di lasciar cadere un fendente, stando
sul cavallo nero erto sulle gambe posteriori. Tutt’intorno
le aste gialle e rosse sono levate in alto tra pennoni serpeg-
gianti al vento, uno con il liocorno, altri con onde bianche
e nere. Squillano le trombe d’oro, con pennoni recanti stemmi
di croci azzurre su campo rosso, di croci rosse su campo
azzurro: i cavalli hanno fornimenti a grandi borchie d’oro,
i cimieri de’ combattenti sono ornati di grandi penne bianche
e nere.
Nella terza tavola, quella della Galleria degli Uffizî, i
combattenti irrompono fra le alte piante fruttifere che fanno
da quinte al teatro di guerra.
In tutti e tre i quadri si vede come nella ricchezza degli
ornamenti di stucco rilevati e dorati, nelle piante messe
dietro alle figure per farne spiccare sul verde le armi di
ferro, Paolo Uccello abbia attinto ai maestri veneti, a Pi-
sanello in ispecie; ma egli se ne distingue per la passione
dello scorcio. Nel quadro degli Uffizî vedesi un cavallo ca-
duto insieme col cavaliere, e quello par con le zampe dibat-
tersi cercando l’appoggio del terreno, questi mostra la pianta
d’un piede e nulla più. Un altro destriere tira calci per l’aria,
uno, nel mezzo, ergesi sulle gambe posteriori, mentre il ca-
valiere, colpito in petto da una lunga e pesante lancia, cade
rovescio, stendendo nell’aria le mani come in cerca d’aiuto.
A sinistra un guerriero viene innanzi di galoppo e, puntati
forte i piedi nelle staffe, curvo, trapassa con impeto $traordi-
nario un nemico che stramazza a terra col cavallo. Soldati e
destrieri movono all’assalto :*i destrieri, con le zampe ante.
riori sollevate, come se d’un salto dovessero sovrastare ai
nemici. Attorno agli uomini a cavallo s’avanzano alabardieri
dit
Lia