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ao e balestrieri; le tube squillano tra i pometi; nelle colline del
oe fondo corrono sbandati i cavalli e spuntano altri soldati che
per pure corrono e s’inseguono; le lunghe lance sembrano alberi
Ice, di navi scossi dalla tempesta. Così il gagliardo pittore rap-
mo presentò le battaglie che insanguinavano i campi d’Italia,
do traendo partito dalle popolose irte rappresentazioni per risol-
no vere i problemi più complicati della prospettiva, nel rendere
Ber i corpi in movimento, compiacendosi delle difficoltà che af-
ine frontò, come i suoi ferrei soldati affrontano i nemici.
ni Il condottiere di ventura, che rivive in quei quadri di
po battaglia, è eternato in Santa Maria del Fiore da Paolo Uc-
to, cello: Giovanni Acuto, capitano de’ Fiorentini, è là sul suo
ac sarcofago. Armato da capitano, col bastone del comando
(fig. 187)» regge con la sinistra le redini. del destriero,
i poggia forte i piedi nelle staffe e guarda innanzi a sè fie-
o ramente, conscio della propria forza e dell’autorità del co-
mando, mentre il gran cavallo con la testa china si avanza
gli solenne. Sulla cassa mortuaria, Giovanni Acuto, « cautissi-
iso mus et rei militaris peritissimus », come dice l’iscrizione com-
di memorativa, risorto, vestito in arme, montato sul cavallo
Pi bardato di rosso, comanda le schiere. Tutto è dipinto su
ne fondo rosso in terra verde, come in finto bronzo; e tanta è
a la forza plastica del duce e del suo cavallo, del finto basa-
at- mento sostenuto da mensole, degli ornati tra i dischi e i
ta rettangoletti di porfido nella riquadratura, da far pensare
ia, che un tempo, prima del restauro, producesse illusione a
a chiunque entrasse in S. Maria del Fiore, il monumento pit.
de torico, che in sì concorde ritmo presenta l’Acuto e il suo
e. caval di battaglia.
uti Dieci anni dopo, si crede, Paolo Uccello lavorò di terra
li- verde alcune storie bibliche nel primo chiostro di Santa
e Maria Novella. Certamente sue sono le scene del Diluvio e
e quella del Sacrificio di Noè, le quali, sebbene disfatte o
ai quasi, hanno una grandezza eroica che preannuncia Miche-
ri langelo.
An Agi
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