Full text: La pittura del Quattrocento (7, Parte 1)

Poli 
Me- ma ogni reminiscenza è tormentata da lui che aveva le mani 
e fi- fatte per spaccar legna o guidare l’aratro. Crudo, aspro, vol- 
1 nel gare, ha tuttavia un’energia potentissima, che spiegò nel Ce- 
ento nacolo del refettorio del convento di Sant’Apollonia (fig. 192), 
10va grande affresco eseguito dal pittore poco dopo esser tornato 
li da Venezia, dov’egli si trovò con tutta probabilità a lavo- 
cap- rare di musaico con Michele Giambono, nella cappella dei 
Lino Mascoli, come si dimostra per alcune teste degli Apostoli 
457 nell’Ultima Cena che riproducon le altre di quelli intorno 
nel al feretro della Vergine, nella volta della stessa cappella. 
olto Nel fondo del refettorio di Sant’Apollonia, entro una finta 
stanza rivestita di lastre marmoree, limitata ai lati da pila- 
>ere strini contesti di frondi, sugli scanni limitati da sfingi, stanno 
ino. gli Apostoli intorno alla mensa. Sono popolani onesti e forti, 
ecie che all’udire la parola annunciatrice del tradimento, nel ve- 
nti, dere Giovanni chino il capo verso il petto del Redentore, 
jua- si guardano, come se la parola fosse astrusa per essi. Pietro 
ami movesi vivacemente per avere la spiegazione del subito 
rea, affanno di Giovanni; Jacopo incrocia le mani e Tommaso 
ius volgesi al cielo pensosamente; Filippo guarda in modo sup- 
senta plice Matteo, come per avere sciolto l’arcano da lui; Andrea, 
dal tipo patriarcale, stretto il manico del coltello, come se 
l’ira ruggisse entro il suo petto, gira il capo a sinistra, verso 
e Bartolomeo, che, strette le mani, commenta commosso le 
ito parole del divino Maestro. Sta Taddeo immerso tutto nello 
BAL- stupore; Simone appoggia la testa come percossa e dolente 
tip alla destra, Giacomo tende le mani a Cristo, per chiedere 
daria schiarimenti, mentre Giuda, seduto davanti alla tavola, op- 
e posto a Gesù, par che si stringa nella persona, nera, ignobile, 
i quasi feroce, e voglia simulare stupore col gesto. 
111, Dà ad ogni figura il gesto confacente, al più giovane 
e Taddeo la confusione, ai più vecchi, esperti delle umane 
oa insidie, l’ira o la commozione, a Tommaso scrutatore la 
testa poggiata alla mano sinistra e gli occhi al cielo, a Giuda 
Iscariota la simulazione, al Cristo una grande amarezza. 
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