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povertà e obbedienza secondo la Regola. Ne’ registri del
convento soltanto nel 1430 è chiamato col nome di pittore,
e, dal 1431 sino al 24 marzo 1437, Non vi è più alcun ac-
nno cenno a lui, che in quel periodo visse probabilmente fuori
ro. del convento stesso. A Padova s’incontra nel 1434, quando
orna il tabernacolo delle reliquie del Santo, e a Firenze
nel 1437, quando promette di dipingere la tavola della cap-
pella Barbadori per Santo Spirito. Vi lavorava attorno l’anno
seguente; e Domenico Veneziano, che sapeva di quel la-
voro, scrivendo a Piero de’ Medici, si diceva desideroso di
far cose grandi, « avengna che ce sia di bon maestri chome
fra Filipo et fra Giovane » [Giovanni da Fiesole].
Il periodo misterioso del pittore giunge sino a questo
tempo in cui la fama lo aveva già consacrato, come attesta
un concorrente del valore di Domenico Veneziano. Forse
questi, associando Fra’ Filippo a Giovanni da Fiesole, pen-
sava all’unione artistica de’ due maestri, o al patrocinio che
entrambi godevano da Cosimo il Vecchio. Un’unione grande,
anzi come tra maestro e discepolo, dovette esservi tra il
Domenicano e il Carmelitano, a giudicare dal tondo dell’ Ado-
razione de’ Îlagi nella Collezione Cook a Richmond (fig. 199).
Alcune teste larghe, schiacciate, con intensità d’ombre, carat-
teristiche del Lippi, si rivedono in quadri attribuiti all’Ange-
lico,* nella predella coi fatti della vita de’ Santi Cosma e Da-
| miano, nella Galleria dell’Accademia di Belle Arti, come nella
_- piccola Incoronazione del convento di San Marco, a Firenze
(fig. 200). Può supporsi quindi che ne’ primi anni Fra’ Filippo,
di addestratosi sugli esempî di Don Lorenzo Monaco, del quale
tà, conservò qualche elemento, specie nel paese roccioso della
a Alla ricerca d’un uomo celebre, in Rassegna d'Arte, 1, 1905; I. B. Supino, Fra’ Filippo
gal. Lippi, Firenze, Alinari, 1902; ULMANN, Fra’ Fil. u. Fra’ Diamante als Lehrer Sandro
log Bosrieetis; Breslau, 1890; WILSON, F. L. in The Magaz. of Art, 1889, marzo; K. WOER-
dine MANN, Filippo Lippi, in Kunst u. Kuenstler del Dohime, n. XLIX, Leipzig, 1878.
e Tutti i dati di fatto relativi a Filippo Lippi sono desunti dall'opera cit. di H. MEN-
DELSOHN, che riporta anche riveduti e corretti parecchi documenti già noti.
INI, 2 Cfr. quanto é detto sui collaboratori dell’Angelico a pag. 58 e seg.
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