Full text: La pittura del Quattrocento (7, Parte 1)

he stirsi a nuovo. Anche se avesse diretto i primi passi di Fran- 
to, cesco, suo nipote, detto il Pesellino, come si legge nel libro 
lla di Antonio Billi! la sua figura grandeggerebbe sopra molti 
a maestri della sua età. Compagno di Agnolo Gaddi, nel 1390, 
do, nel disegnare il monumento di Pietro da Farnese e di Gio- 
in vanni Acuto per Santa Maria del Fiore, si sarebbe spogliato 
10 d’ogni abito artistico trecentesco, per mostrarsi al nipote in 
he aspetto tutto ruovo. Versatile artista, esperto nell’architet- 
lla tura, prese parte alla gara per il modello della cupola di 
po quella Cattedrale, e l’anno appresso fu nominato sostituto 
al Brunellesco ne’ provvedimenti alla cupola. Nel 1439 compì 
una tavola, cominciata a dipingere da Giovanni Toscani 
per Simone Buondelmonti, e a settantanove anni morì, il 
6 aprile 1446.? 
‘te Il gruppo delle opere che vanno sotto il nome di Giu- 
21 liano Pesello è veramente omogeneo, e si crede appartenga 
be alla sua tarda età. Sebbene sia logicamente arduo a ritenere 
P- che esso sia del pittore compagno di Agnolo Gaddi, tanto 
7 trasformato da avvicinarsi a Andrea del Castagno, ne diamo 
i” notizia perchè, in ogni modo, ci rivela una personalità artistica 
che sta nel ciclo de’ maestri come Paolo Uccello, Andrea 
e Domenico Veneziano. 
te Nella Galleria Buonarroti è la predella coi fatti della vita 
er- di San Nicola. Nella prima storia il Santo getta le palle d’oro 
‘ne . e * . 
te nella casa del gentiluomo caduto in povertà (fig. 211): di qua 
de e di là della storia i pilastri scanalati, quali si vedono ai lati 
i 
1u- della cappella Brancacci, a sinistra pezzi di rocce poliedriche; 
noti EA e e IAN e 
i un muricciuolo chiude il luogo, e di là da esso un piano 
ia verde con vie sparse di alberetti e di castelli, limitato da 
e: montagne. Le figure si notano per una certa animazione nel 
ita 
la - 
‘ia 
0 I CoRN. DE FABRICZY, 7 libro di Antonio Billi e le sue copie nella Biblioteca Nazio- 
nale di Firenze, in Archivio storico italiano, Firenze, 1891. 
‘e 2 Per le notizie biografiche cfr. G: MILANESI, Commentario sudd. Sono riportate in 
e, CAVALCASELLE e CROowE, Storia cit., VI, pagg. 3-9, ed anche in WERNER WEISBACH, 
Francesco Pesellino und die Romantik der Renaissance, Berlin, 1901.
	        
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