Full text: La pittura del Quattrocento (7, Parte 1)

= AO Ji 
ato Roma, come farebbero supporre la Crocifissione con quattro 
ttar Santi, dipinta su fondo turchino intenso, nell’anticella di Co- 
ani simo il Vecchio, in San Marco, e alcune figure nell’Adorazione 
Fen- de’ Magi della cella, fredde d’espressione, coi verdi iride- 
me scenti preferiti da Benozzo, e sinanco la figura del più gio- 
vane dei Re, modellata diversamente dalle altre. Seguì 
1itò l’Angelico a Roma, e prese parte agli affreschi da questi 
3re- eseguiti in Vaticano e agli altri nel Duomo d’Orvieto. Si 
san riconosce la sua mano nelle testine del fregio inferiore che 
1SSÒ corre lungo le pareti della cappella Nicolina, e nelle altre 
del entro losanghe lungo i costoloni delle volte della cappella 
Fa Orvietana. Ma in tutto il resto, fuorchè in alcune parti, dove 
è a sul disegno determinato dall’Angelico si trovano espressioni 
de meno candide, colori meno trasparenti e puri, accenti meno 
aria argentini, è quasi impossibile distinguere la mano del disce- 
bbe polo da quella del maestro. 
ouÌ Abbiamo già accennato, discorrendo dell’opera dell’An- 
\ZZO gelico, alle parti convenienti a Benozzo,’ che poi, a Monte- 
una falco, ov’egli si trova sin dal 1450, finalmente si mostra 
inò. nella sua intera personalità. Nella chiesa di San Fortunato 
rio, presso Montefalco, si vede il primo saggio nella lunetta sopra 
ppi la porta, con la Madonna tra angioli e i Santi Francesco e 
eva Bernardino adoranti. Ancora lo spirito dell’Angelico informa 
in- la composizione, china le palpebre di Maria, move i Santi 
nel- alla preghiera, fa assorti gli angioli; ma già il Bambino, 
‘ica vecchietto in vista, manca della gran luce degli occhi di 
2 di quelli dipinti dall’Angelico; e alcuni angioli si sforzano a 
im- inchinarsi devotamente come se avessero il torcicollo; il 
ciò. colore è più intenso ma senza splendore. Oltre la lunetta 
da della porta, Benozzo dipinse nella chiesetta un San Fortunato 
sopra il secondo altare a destra, appresso un’ Adorazione del 
- Bambino (([M]CCCCL), con un angelo che suona un cembalo, 
ifica-- nell’altar maggiore la tavola, oggi nella Pinacoteca Vaticana. 
a 
ai 1 Cfr. pagg. 70-72 antecedenti.
	        
Waiting...

Note to user

Dear user,

In response to current developments in the web technology used by the Goobi viewer, the software no longer supports your browser.

Please use one of the following browsers to display this page correctly.

Thank you.