Full text: La pittura del Quattrocento (7, Parte 1)

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i 457 file. 
in Asciano nel 1400 circa, si allontana dalle tradizioni tre- 
centesche, come fanno credere una tavola di lui nella Galleria 
di Siena con la data del 1433 (fig. 272), la seconda in Sant’Ago- 
stino di Asciano dipinta nel 1437, la terza nella Galleria di Pe- 
rugia con la data del 1438, e infine un musaico nel pavimento 
del Duomo, pure in Siena, con l’immagine dell’ Imperatore 
Sigismondo e gli affreschi del Pellegrinaio nello Spedale di 
Santa Maria della Scala, nella stessa città, compiuti nel 1444. 
L’ancona di Perugia eseguita, come dicemmo, quando Do- 
menico Veneziano lavorava colà per i Baglioni, dimostra il 
gran ritardo dell’artista, nella mancanza di proporzioni, nella 
convenzionalità dei capelli a serpentelli e a riccioli come 
chiocciolette, e delle vesti come di pasta. V’è la piccola 
monaca, committente del dipinto, col corpo lungo lungo a 
cono appeso a una testina di pupattola. Peggio negli affreschi 
dell’Ospedale della Scala, ove il pittore figurò Opere di mi- 
sericordia ed altri soggetti (fig. 273), a gara con Priamo della 
Quercia (fig. 274). Il tentativo di rappresentazione naturalistica 
c’è in quelle scene, ma con poco esito, per la deficienza nella 
prospettiva dell’uno e dell’altro artista, i quali, nonostante lo 
sfoggio d’abiti e d’ornamenti, non riescono a dare espressione 
alle figure e a scorciarle. In ogni modo, Domenico di Bartolo 
« Museo cristiano » del Vaticano in Rassegna d'Arte, VI, pag. 121 (Sopra i quadri senesi 
a Roma, cfr. anche PIETRO ToEscA, Opere di Giovanni di Paolo nelle Collezioni romane 
in L’ Arte, 1904, pag. 303, € OSVALD SIRÉN, Notizie critiche sui quadri sconosciuti del Museo 
Cristiano Vaticano in L’ Arte, 1906, pag. 321 e seg.) ; MASON PERKINS, Pitture senesi negli 
Stati Uniti in Rassegna d’ Arte senese, I, pagg. 74-78; CorrApo Ricci, Volterra, Pitture 
senesi in Rass. sudd., I, pag. 23; MASON PERKINS, Ancora dei dipinti sconosciuti della 
Scuola senese in Rass. sudd., III a pag. 73, IV a pag. 3; A. V. HIRSCH-GEREUTH, Die 
Malereien der Biccherna und Gabella su Siena in Monatsberichte iiber Kunstwissenschaft 
u. Kunsthandlung hrsg. v: H. Helbing, 1902, pag. 360. (Sulle tavolette della Biccherna 
cfr. anche M. A. GEFFROoY, Tablettes inédiites de la Biccherna et de la Gabella de Sienne 
in Mélanges d’archéol. et d’hist. par l’ Ecole frane. d’Athénes et de Rome, Roma, 1882; 
FR. ELLON, 7Zavolette dipinte della Biccherna di Siena che si conservano nel Museo di 
Berlino, Siena, 1901; LisinI, Le tavolette dipinte di Biccherna e di Gabella, Siena, 1901). 
1 Intorno a Domenico di Bartolo, cfr. F. MASON PERKINS, Un capolavoro dimenti- 
cato di Domenico di Bartolo in Rassegna d’ Arte senese, a. IV, pag. 22; EVELIN MARINI 
FRANCESCHI, L’opera di due vecchi pittori senesi a Sansepolcro (Domenico di Bartolo e 
Matteo di Giovanni) in Bull. senese di st. patr., a. XI (1904), pag. 151; MASON PERKINS, 
Ancora dei dipinti sconosciuti della Scuola senese in Rassegna sudd., a. III, fasc, 3-4.
	        
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