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che dalle porte aperte penetra nelle camere fiorite d’ele-
ganze. Îl quadro ci fa sentire per qual via la scuola senese
facesse capo a Piero della Francesca, e i frammenti del
quadro. dipinto dal Sassetta in Borgo San Sepolcro, ora
dispersi nella Galleria Condé a Chantilly, nella Collezione
Chalandon a Parigi, nell'altra del conte di Martel nel Ca-
stello di Beaumont, in quella del Berenson a Firenze,* ci
documentano in parte i contatti di Piero della Francesca
con la diffusa pittura senese. Ma il piccolo Sassetta poco
influi sullo sviluppo del grande maestro di Borgo San Se-
polcro, il quale, mentre quegli dipingeva le storiette. di
San Francesco per la sua città natale, aveva già assistito
in Firenze ai trionfi dell’arte nuova. Con l’anima di trecen-
tista, il Sassetta lavorò nel tempo nuovo, dando timide
espressioni fanciullesche alle figure spoglie d’ogni gran-
dezza e d’ogni forza. La grande ideal sintesi di Giotto non
è più nella rappresentazione della leggenda francescana: le
animule figurate dal Sassetta vorrebbero vivere del mondo
ultrasensibile. Nella chiesa gotica ove giace San Francesco,
v’è l’altare con un trittico che dimostra come l’autore si sia
studiato di ricostruire l’ambiente. Altre volte ripete simili ten-
tativi con mezzi semplicissimi, e quasi potrebbe dirsi con la
paura del pondo e della maestà delle cose. Piano, con voce
fioca, racconta dello Sposalizio di San Francesco con la Po-
vertà, come la fanciulla, accompagnata dalle pie sorelle, la
Castità e l’Obbedienza, ricevesse ad occhi bassi l’anello di
sposa dal fraticello, e poi s’involassero tutte e tre con rami
d’olivo su dal piano grigio; e come, volando al cielo le
angeliche donzelle, la Povertà volgesse il capo a rimirare
il divino amatore. Così ridisse il Sassetta anche altre pagine
de’ «< Fioretti», con un filo di voce, pur con grazia spontanea,
con umiltà divota, con semplicità francescana.
1 Riprodotti dal BERENSON in A Sienese painter, ecc., cit. del 1909.
2 Si assegnano al Sassetta altri dipinti; e tra gli altri l’Assunzione del Friedrich-
Museum di Berlino e un polittico di San Domenico di Cortona dove, nel Bambino, si