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antiche forme cittadine. Benvenuto di Giovanni modifica
Matteo di Giovanni, e Girolamo, figlio del primo, ripete ob-
bediente le forme paterne (fig. 286). Girolamo di Benvenuto
le oscura, le abbronza, ne rende la esteriorità, ne perde la
saldezza, ne segna grossamente i capelli, le ciglia, le soprac-
ciglia, le rughe della pelle, lascia cadere e abborsarsi le carni
floscie.
Meno vivo di Benvenuto di Giovanni fu Neroccio di
Bartolommeo Landi, nato nel 1447, che gonfia e rimpinza
di latte e miele le sue Madonne e il divin Bambino. Le
forme del Vecchietta si schiarano, si coloran di rosa, s’in-
turgidiscono, si parano a festa trasformandosi in quelle di
Neroccio, importanti per l’elemento decorativo abbondante
ne’ suoi quadri. Il pittore tenne bottega per qualche tempo
con Francesco di Giorgio Martini,” nato nel 1439, cresciuto
in fama come architetto. È probabile che, durante la colla-
borazione, fosse iniziata la serie dei famosi quadretti della
Vita di San Bernardino nella Galleria perugina, attribuiti
anticamente al Pisanello, poi al Bonfigli e a Fiorenzo di
Lorenzo. Messo a confronto un particolare del quadretto
della Nascita di San Bernardino (fig. 287) con altro della
predella, che ha una serie d’episodî della Vita di San Bene-
detto (fig. 288), nella Galleria degli Uffizi, rivendicata dal
Jacobsen a Neroccio di Bartolomeo Landi, è facile accorgersi
di star davanti alle stesse figure diversamente atteggiate,
ai medesimi attori che agiscono in due rappresentazioni.
L’inizio dunque delle preziose tavolette della Galleria di Pe-
rugia che figurano i fatti della vita di quel Santo, è opera
1 Su quest’artista, cfr. gli scritti recenti:
PIETRO Rossz, Mantisi, Una tavola di Neroccio in Rassegna d'Arte senese, 1, pa-
gina 34; MASON PERKINS, Su certi quadri sconosciuti di Neroccio in id., Il, pag. 83;
P. Ross, Neroccio di Bartolomeo Landi e la sua più grande tavola in id., V, pagg. 15-38.
2 Su Francesco di Giorgio, cfr. gli studi seguenti :
PIETRO ROSSI e ALESS. FRANCHI, Le pitture di Francesco di Giorgio Martini in
Szena nel Bull. Senese di storia patria, IX, 1902, pag. 186; RoccHi, L’opera e i tempi
di tr. di Giov. Martini in Bull. sudd., VII, fase. 2.