Full text: La pittura del Quattrocento (7, Parte 1)

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vanni Boccati dispose quattro angioli in una stessa linea 
con la testa della Vergine, come si vede pure in Matteo 
di Giovanni; ma superò questi per la grazia e, potrebbe dirsi, 
per l’allegria che scoppietta dalle ancone d’altare, mutate 
in una rappresentazione di festicciuola, con angiolini che 
Suonano come per burla, o cantano a gran forza, o colgon 
fiori. La poesia che abbellì i quadri del Sassetta, qui, più che 
dalla divozione, sgorga dall’infanzia, dal riso de’ fanciulli 
aggraziati e lieti. Gli angioli offrono vasi con fiori al Bam- 
bino che reca un ditino alla bocca, nella tavola della Col- 
lezione Berenson; San Giovannino gli porge un uccellino 
variopinto, nel polittico di Belforte nel Chienti. Il Bambino 
disteso sulle ginocchia della Vergine adorante, quale ve- 
diamo nella Madonna dell’ Orchestra a Perugia, nella Ma- 
donna delle Lacrime in Santa Maria di Seppio presso Came- 
rino (a. 1466), nel polittico dianzi detto (a, 1408), in una 
tempera della Collezione Newin vendutasi pochi anni fa 
in Roma, nella citata tavola di Budapest (a. 1473), è un 
motivo particolare derivante forse al Boccati dal suo con- 
terraneo Girolamo di Giovanni, che a Camerino e ne’ dintorni 
recò elementi artistici padovani; e l’intaglio del polittico di 
Belforte nel Chienti può far credere che Giovanni prediligesse 
in età matura anche forme venete, o almeno le accogliesse 
in qualche piccola parte. 
Girolamo di Giovanni, forse figlio di Giovanni Angelo 
di Antonio di Camerino, «< depintore, qual sonava de liuto »,' 
si trova soltanto nel 1450 a Padova inscritto nella matricola 
dei pittori, e nel 1473 firmato nella tavola di: Monte San 
Martino. Recatosi a Padova, prese una forma simile alla 
vivariniana, ma si distinse per le dolcissime espressioni, e 
per la luminosità degli effetti derivatagli forse da un pri- 
mitivo influsso di Pier della Francesca. L’opera più antica 
1 Su Girolamo di Giovanni da Camerino, ci{r.: B. BERENSON, G. di G. da C. in 
Rassegna d'Arte, VII, 9, Milano, settembre 1907; B. FELICIANGELI, Sulle opere di G. 
di G. da C. pittore del secolo XV, Note, Camerino, Tonnarelli. 
pp
	        
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