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Vergine di broccato d’oro. Ma più di questi e d’altri parti-
colari eseguiti con rara diligenza, il pittore mostra la propria
spiritualità nella Vergine dalle grazie di fanciulla, dalle carni
leggermente rosee, o nell’Arcangelo in bianca tunica e manto
rosso con ricami d’oro, che s’inginocchia divoto davanti
all’oratorio dove la Vergine legge e prega.
Queste pitture ci permettono di riconoscere nell’affresco
citato (n. 3), nel quale i Santi amplificati spiccano sopra una
grande stoffa di velluto a fiorami, una forma del pieno svi-
luppo di Girolamo. Dopo gl’inizî dei quali è traccia nell’af-
fresco (n. 2) della Pinacoteca di Camerino, in uno stendardo
della chiesa di Santa Maria di Sarnano (ove si vede in una
forma embrionale l'Annunciazione del convento di Speri-
mento), in una cuspide con la Crocifissione nella Pinacoteca
di Macerata, in due frammenti d’ancona nella sagrestia del
Duomo camerinese con il Battista e un San Michele dalla
fronte che sembra anche più larga per la capigliatura a
zazzera, sì giunge a forme più definite con l’ancona del
convento suddetto, con la Sacra Conversazione di San Michele
d’Arcangelo di Bolognola, ora presso Mr. Wurts a Roma,
con il trittico del Museo Poldi-Pezzoli, e quindi col polittico
(fig. 294), della parrocchia. di Monte San Martino (a. 1473)
dove ancora si manifestano a chiare note i caratteri padovani
nella costruzione delle teste dei Santi simile a quella di Bar-
tolomeo Vivarini, e perfino si richiamano nella decorazione
del trono gli ornati donatelliani veduti dall’artista a Padova.
Più tardi, vuolsi che egli abbia eseguito due quadri, l’uno nel
Duomo di Gualdo Tadino, l’altro nella chiesa parrocchiale di
Nocelleto presso Visso, cadendo in monotonie di colore e
in anguste convenzioni formali. Se i due quadri fossero proprio
suoi, convien dire che il tronco dell’arte di Girolamo di
Giovanni, nella tarda stagione, perdette ogni rigoglio di
rami e di fronde. Nelle Marche, ove penetrò dalla riva adria-
tica l’arte veneta, quel tronco innestato a Padova si alzò più
delicato e ricco degli altri che ebbero innesti sul luogo.