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Questa sola pare sia opera certa del Caporali, ed essa « si
potrebbe scambiare facilmente col Bonfigli ».
Tra questi maestri umbri dovrebbe annoverarsi Fiorenzo
di Lorenzo, ma poi che egli presto s’affaticò a seguire Pietro
Perugino, ne parleremo più tardi insieme coi tanti umbri
devoti al sovrano maestro. Se da Arezzo, se di Toscana non
fosse venuta la luce con il Perugino, l’arte umbra avrebbe
continuato a intristire nelle vecchie forme, elaborando fati-
cosamente i canoni disegnati dai Senesi e conservando le
tradizioni pittoriche non rigogliose.
1 GUSTAVO FRIZZONI, L’Arte nell’ Umbria rappresentata nella Nuova Pinacoteca Co-
munale di Perugia, Firenze, 1880 (Arch. storico italiano, IV serie, t. V).