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lunnie di Antifilo rivale di Apelle, mancava in Leon Bat-
tista Alberti, e dimostra sempre più che il Botticelli attinse
direttamente al testo di Luciano, e vi ricorse anche per fare
quel che fu tralasciato dall’Alberti, cioè il Principe con la
mano protesa verso la Calunnia. La quale avanza tenendo
accesa una face, trascinando per terra dietro a sè un gio.
vane denudato, esausto, con le mani congiunte come per
preghiera cristiana, in atto di affermare la propria innocenza
e d’invocare pietà. A guida della torbida signora è uno
schiavo magro, ossuto, che mostra in parte nudo lo scuro
petto, e tende lo sguardo rabbioso e la sinistra mano al
giudice: è il Livore. Intanto due ancelle della Calunnia le
acconciano gli ornamenti: l’Invidia dai capelli serpeggianti
le punta un vezzo nella chioma, e la Frode par disposta
con quelle sue mani adunche più a strapparle ornamenti
che non a metterne. Segue a queste figure la Penitenza,
vecchia, tutta avvolta in uno scuro manto, con le mani
una sull’altra, rivolta bruscamente a guardare la Verità
ignuda e bella, che, sollevati gli occhi al cielo, indica la
sua speranza in Dio. Così il Botticelli, pure ispirandosi a
Luciano, non volle la Penitenza si straziasse, e diede alla
Verità più che il pudore, attribuitogli dal greco scrittore,
l’espressione cristiana della fiducia in Dio. Grandioso il log-
giato dove avviene la scena, straricco l’ornamento de’ pila-
stri, nei piedistalli, nelle basi, nei fregi, tutti: a monocro-
mato con lumeggiature d’oro, su fondi aurei. E nelle figure
a rilievo e a bassorilievo par che Sandro abbia versato il
cornucopia ricolmo di tutte le fantasie: un Centauro tra.
scinato da una Dea, Cupido che tira d’arco contro un, pri-
gione, Ninfe dormienti, Fauni, Centauri, atleti. Ma tra le mi-
tologiche invenzioni, si mescolano le bibliche, e tra le altre
anche Giuditta col capo mozzo di Oloferne.
Nonostante lo scintillio, l’abbondanza d’ogni cosa, nel
quadro si sente come la ricerca del movimento sia spinta sino
a danno dell’equilibrio de’ corpi. Il Botticelli invecchiando