Full text: La pittura del Quattrocento (7, Parte 1)

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lunnie di Antifilo rivale di Apelle, mancava in Leon Bat- 
tista Alberti, e dimostra sempre più che il Botticelli attinse 
direttamente al testo di Luciano, e vi ricorse anche per fare 
quel che fu tralasciato dall’Alberti, cioè il Principe con la 
mano protesa verso la Calunnia. La quale avanza tenendo 
accesa una face, trascinando per terra dietro a sè un gio. 
vane denudato, esausto, con le mani congiunte come per 
preghiera cristiana, in atto di affermare la propria innocenza 
e d’invocare pietà. A guida della torbida signora è uno 
schiavo magro, ossuto, che mostra in parte nudo lo scuro 
petto, e tende lo sguardo rabbioso e la sinistra mano al 
giudice: è il Livore. Intanto due ancelle della Calunnia le 
acconciano gli ornamenti: l’Invidia dai capelli serpeggianti 
le punta un vezzo nella chioma, e la Frode par disposta 
con quelle sue mani adunche più a strapparle ornamenti 
che non a metterne. Segue a queste figure la Penitenza, 
vecchia, tutta avvolta in uno scuro manto, con le mani 
una sull’altra, rivolta bruscamente a guardare la Verità 
ignuda e bella, che, sollevati gli occhi al cielo, indica la 
sua speranza in Dio. Così il Botticelli, pure ispirandosi a 
Luciano, non volle la Penitenza si straziasse, e diede alla 
Verità più che il pudore, attribuitogli dal greco scrittore, 
l’espressione cristiana della fiducia in Dio. Grandioso il log- 
giato dove avviene la scena, straricco l’ornamento de’ pila- 
stri, nei piedistalli, nelle basi, nei fregi, tutti: a monocro- 
mato con lumeggiature d’oro, su fondi aurei. E nelle figure 
a rilievo e a bassorilievo par che Sandro abbia versato il 
cornucopia ricolmo di tutte le fantasie: un Centauro tra. 
scinato da una Dea, Cupido che tira d’arco contro un, pri- 
gione, Ninfe dormienti, Fauni, Centauri, atleti. Ma tra le mi- 
tologiche invenzioni, si mescolano le bibliche, e tra le altre 
anche Giuditta col capo mozzo di Oloferne. 
Nonostante lo scintillio, l’abbondanza d’ogni cosa, nel 
quadro si sente come la ricerca del movimento sia spinta sino 
a danno dell’equilibrio de’ corpi. Il Botticelli invecchiando
	        
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