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Bat- cade a ripeter certi segni delle tuniche e dei manti, serpeg-
Inse gianti sotto il turgido ventre, stirate sulle grosse cosce, ri
fare gonfie dietro, così da replicare a distanza, a sbuffi, 1 con:
1 la torni delle forme curvate del corpo dal cinto in giù, e da
ndo formar col vestito come una gran coda serpeggiante. Queste
gio. forme, che già si notano perfino nella Primavera, si rendono
per più evidenti e s’imbarocchiscono per l’ingrevirsi delle stoffe
za e per gli atteggiamenti sempre più flessuosi delle figure, che
uno sembrano moversi a ginocchia piegate. La ricerca dell’effetto
ur decorativo toglie. intimità all’espressione; e la insistenza nel-
> al l’indicare il movimento, per il determinarsi di consuetudini
ìà le convenzionali, toglie equilibrio alle figure.
anti Ignoto è il tempo di questa pittura eseguita per Antonio
dista Segni, gentiluomo fiorentino, per il quale Leonardo da Vinci
enti « fece in su un foglio un Nettuno »; ma la gemmea colora-
Iza, zione, il gran chiarore dell’effetto, la festività decorativa del
ani Magnificat, il fondo, che, come abbiamo detto, ne richiama un
rità dipinto a Roma negli affreschi della Sistina, la gran dili-
L la genza, e lo sfoggio di particolari ci fanno supporre ch’esso
i a sia circa del tempo in cui il Botticelli lavorava nella villa
alla Lemmi, allora de’ Tornabuoni a Chiasso Macerelli presso Ponte
are, a Rifredi (1485-1486). Prima di parlare di questi affreschi,
log- ricordiamo un dipinto, che trova qualche riscontro di parti-
ila- colari formali in alcune figure della Calunnia, cioè la Dere-
oro ditta di Casa Pallavicini in Roma (fig. 358). Una donna cam.
ure peggia isolata nel fondo ampio e sgombro: non si vede il
> il volto della donna angosciata, che piange innanzi alla soglia
tra, d’una casa, ma sembra sentirne il lamento in quel silenzio,
pri- nel luogo ov’essa siede con la veste lacera, priva del manto
mi. che le fu strappato di dosso e gettato giù per la scala.
Itre Lo strappo della camicia con gli sbrendoli lanceolati cor-
risponde a quello della veste nella figura del Pentimento,
nel nella Calunnia; i capelli d’un nero intenso proprio del Bot-
ino ticelli formano nastri serpeggianti, come in altre figure mu-
1do liebri di lui; certe lunghe e strette pieghe son segnate, come