— 033 —
un porsi * che il Botticelli abbia voluto tradurre il racconto
une biblico della moglie del Levita (Libro de’ Giudici, cap. XIX),
o il la quale, dopo essere stata straziata, nella notte, dai figliuoli
an- di Belial, dileguandosi già le tenebre, andò fino alla porta
lla della casa del suo signore, e lì cadde per terra. Soggiunge
to; la Bibbia che, fattosi giorno, si levò il marito e vide la sua
donna giacente dinanzi la porta, con le mani distese sopra
la soglia. Molti particolari della narrazione biblica corrispon-
dono alla composizione: la donna presso il limitare della
casa, la porta chiusa, il disordine delle vesti e lo strazio di
lei, che, per effetto drammatico, l’artista rappresentò ancora
in vita consumantesi di dolore e di vergogna.
Gli affreschi della villa Tornabuoni, poi Lemmi, ora al
Louvre, rappresentano, l’uno, Lorenzo Tornabuoni condotto
nel consesso delle Arti Liberali, V'altro, Giovanna Tornabuoni
che riceve le Virtù (fig. 359). ° In questo, quantunque il co-
lore nella superficie sia venuto meno, vedesi il segno a curve
del Botticelli, più che in quello, dove le proporzioni sono
impicciolite, le teste prendono un diverso squadro, le dita
s’accorciano, e il colore è men vago, il disegno men libero.
Restauri e guasti tolgono forse di riconoscere la esecuzione
del maestro in questo affresco.
Nel 1489-90 il Botticelli eseguì l’Annunciazione (fig. 360)
per il monastero di Santa Maria Maddalena di Cestello, nel
Borgo Pinti a Firenze, ora nella Galleria degli Uffizî. Il pittore
diviene sempre più contorto, l’angelo arrivato nella cella della
Vergine, pone un ginocchio a terra ed ha le vesti ancora com-
. mosse per la rapidità del volo e per l’agitazione dell’araldo
- del cielo, il quale saluta concitato Maria, che volgesi, s’at-
o torciglia per ascoltar le parole della salutazione angelica e
ro
i 1 Ripetiamo l’ipotesi già fatta a proposito del soggetto di questo quadro ne’ 7esori
inediti dell’Arte a Roma (op. cit.), quantunque la spiegazione, quanto le altre differenti
proposte da studiosi, sia appena verosimile.
te 2 L’HORNE (op. cit.. pag. 147) ritiene che sia qui rappresentata Giovanna Torna-
p- buoni con Venere e le Grazie.