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discussioni sull’artista delle Fiandre venuto a partecipare con
l’opera al convito artistico fiorentino. Quando da Roma fe-
cero ritorno, gloriosi d’aver dipinto nella Sistina, il. Ghirlan-
daio, il Botticelli, Cosimo Rosselli, il gran quadro parve
opera nuova e solenne: il Ghirlandaio lo imitò, e i giovani,
sempre più arrendevoli al nuovo, come Piero di Cosimo, e
poi Fra’ Bartolommeo di San Marco e Mariotto Albertinelli,
ne trassero ispirazione ed esempio.
Piero di Cosimo, che già nel far l’albero spoglio di fronde
nel ritratto di Simonetta, aveva ricordato particolari del
fondo della parte laterale a destra di quel trittico, nella Vzsz-
tazione, ora presso il Colonnello Cornwallis West in Newlands
Maur, già nella cappella di Gino Capponi in Santo Spirito,
ricordò nel Sant'Antonio che legge, con un par d’occhiali
sul naso, il poderoso monaco che si vede nello sportello a
sinistra del trittico stesso. E studiò di rendere le mani grosse
solcate da turgide vene, e l’aggrinzata pelle nella fronte del
Santo; e così s’ingegnò a contraffare con esattezza mirabile,
con infinita pazienza, sulla scorta del suo modello, ogni par-
ticolare, il campanello, le grucce, e un libro di pergamena
un po’ vecchio. A sinistra del dipinto, nel fondo, innanzi
alla porta d’un’alta casa col timpano a scala, è rappresentata
l’Adorazione del Bambino; a destra, avanti altri palazzi imi-
tati pure da quelli fiamminghi, con il coronamento a gradi,
si figura la Strage degl’ Innocenti.
La larghezza del fare della Visitazione si ritrova pure
nella tavola tonda dell’Adorazione del Bambino, presso A.
E. Street a Londra. Le forme delle figure divengono ampie,
grandiose, con vesti abbondanti, a grandi piegoni; il paese
si'allarga e si schiara; la campagna dietro le rupi fantastiche
stendesi verde con alberelli dal fusto lunghissimo e dalle
foglie rade.
Con questi quadri Piero di Cosimo giunse ai primi del 500,
al tempo in cui eseguì la Madonna con Santi, nell’Ospedale
degl’Innocenti a Firenze (fig. 410), mostrando la piena matu-