Full text: La pittura del Quattrocento (7, Parte 1)

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Prato, rallegrate dal rosa e dall’azzurro oltremarino ful- i, 
gente sull’oro sottilmente graffito, il pittore divenne via cir: 
via più intenso, più forte nel chiaroscuro. Da forme ango- Pa 
lose, aride, secche, arrivò alle più larghe e piene della cap- seg 
pella Bartolini. Sotto gli archi, tra le montagne a corna, 1338 
S’incurvano le figure, s’abborsano i manti ne’ grembi, svo- i 
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Fig. 10 — Firenze, Galleria degli Uffizi: L’Adorazione de’ Magi qua 
di Don Lorenzo monaco — (Fotografia Alinari). 
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lazzano o serpeggiano sul suolo: è un ritmo delle lunghe pen 
pieghe maestre, de’ contorni a spira, delle curve a conca. Le apri 
linee strette intorno ai busti s’allargano nel mezzo della ivo 
persona, si affittiscono nel basso; dolci nel discendere dalle stre 
spalle arcuate, si raccolgono ondeggianti intorno alla cin- 
tura, s’irradiano nel basso, e sul suolo formano corridietro, The ; 
spire appiattite, cerchî con le punte de’ lembi. Le figure e 
talvolta potrebbero assomigliare a rotuli che, nel dispiegarsi, Lo 
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