Full text: La pittura del Quattrocento (7, Parte 1)

nel maestro, anzi con certe pieghe a cannelli ne’ drappi 
come bagnati, passati alla lisciva. Più che il Verrocchio, 
specie nella predella con la Crocifissione di Sant Andrea, V Ul- 
Hina Cena, il Convito di Erode, esistente nello stesso Museo, il 
pittore rammenta Ghirlandaio e Cosimo Rosselli, mettendo 
insieme motivi artistici qua e là raccattati, pur essendo ma- 
teriale nella decorazione, pesante, incapace di far da sè, com- 
porre, rendere le finezze d’altri ch’ei cerca riprodurre. Un’altra 
opera, il tabernacolo di San Sebastiano, esistente nello stesso 
Museo dell’Opera del Duomo d’Empoli, mostra Francesco Bot- 
ticini in un aspetto anteriore, niù verrocchiesco negli angioli 
dipinti ai lati (figg. 466-467). E nell’Anznunciazione di quel Mu- 
seo, la Madonna invece tiene tanto di Cosimo Rosselli quanto 
di Filippino, e ne’ particolari architettonici e delle vestimenta 
non mancano le dorature, le punteggiature, la campagnuola 
imbollettatura d’oro. Evidentemente non è facile ricostruire 
l’opera dell’artista eclettico che, uscito dalla bottega di Neri 
di Bicci, pare tenesse dietro a Cosimo Rosselli, e poi al 
Verrocchio e al Ghirlandaio. Del periodo primo, in cui già 
s’accostava al Verrocchio, pur serbando traccia dello studio 
fatto presso il Bicci e il Rosselli, può supporsi la Madonna del 
Museo Poldi-Pezzoli a Milano, attribuita alla scuola del Ver- 
rocchio (fig. 468); * del periodo più schiettamente verrocchiesco 
son la Madonna della Galleria Estense di Modena (fig. 469), i 
Tre Arcangeli, V Assunta del Museo del Louvre (fig. 470), due 
Santi della Galleria comunale di Faenza (fig. 471), l’/ncorona- 
zione del Museo di Berlino, il tabernacolo del San Sebastiano 
di Empoli. Poi la maniera dell’artista pare siasi andata disfa- 
1 La Madonna al Museo Poldi-Pezzoli deriverebbe forse da un modello, che un altro 
seguace del Roselli, chiamato dal KilHNEL «Compagno del Botticini», imitò nel quadrò 
della Galleria di Strassburgo (n. 212 B). A questo stesso pittore son assegnate dal KuHNEL 
l’ancona con la Madonna e Santi della Galleria di Budapest, una Madonna nella Colle- 
zione Buttler a Londra, la Madonna (n. 3437), della Galleria degli Uffizî. Il Kiihnel cita 
anche in questo gruppo di opere di Francesco Botticini la Madonna con quattro Santi a 
Sant’Andrea in Brozzi, che non sembra di quel pittore, specie per gl’influssi che si mo- 
strano in quel quadro di Andrea del Castagno; e un’altra Madonna con quattro Santi 
nella Galleria municipale di Prato, pittura d’uno scolaro di Filippo Lippi.
	        
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