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Pare che la bocca la vorrebbe per sè in corpo, l’orecchio
piglia piacere d'udire le sue bellezze, il senso del tatto la
vorrebbe penetrare per tutti i suoi meati, il naso ancora
vorrebbe ricevere l’aria che al continuo da lei spira ». Il
pittore ideale, secondo Leonardo, siede con grand’agio di-
nanzi alla sua opera, « movendo il lievissimo pennello coi
vaghi colori », ed è «ornato da vestimenti come a lui piace,
ed è l’abitazione sua piena di vaghe pitture e pulita, ed ac-
compagnata spesse volte di musiche, o lettori di varie e
belle opere ». Così, < movendo il lievissimo pennello co’ vaghi
colori », noi immaginiamo Leonardo carezzare l’angiolo nel
battesimo del Verrocchio, e comporre poi l’Annunciazione
della Galleria degli Uffizî (figg. 489-490).
La composizione, quale era stata semplificata dal Baldo-
vinetti in San Miniato al Monte, trova lo sviluppo in questa
degli Uffizî, che divenne tipica ai maggiori maestri toscani.
Per conformarsi con l’architettura della cappella del Cardi-
nale di Portogallo, il Baldovinetti soppresse nella scena ogni
particolare dell’abitazione di Maria, e solo stese per fondo
delle figure una cinta marmorea, dietro la quale s’innal-
zano le vette degli abeti e dei cipressi. Nell’A7n7unciazione
della Galleria degli Uffizî la cinta s’abbassa, diviene uno
stilobate che chiude il viridario, interrotto per lasciare il
passaggio all’aperta campagna, e dietro Maria è la camera
del palazzo signorile, del chiostro della nobile donzella. Non
si vede più, come nelle anteriori rappresentazioni fiorentine
sino al Baldovinetti, la camera col lettuccio virginale, nè
volare la colomba dello Spirito Santo verso l’orecchio de-
stro dell’Eletta tra le donne, nè il Padre Eterno benedire
dall’alto. L’Annunciata, gentildonna fiorentina, ascolta in un
giardino il messaggio d’amore d’un soave giovinetto che,
piegato un ginocchio innanzi a lei, parla tra il silenzio dei
cipressi e degli abeti, mirandola con occhi pieni di dolcezza.
Nè si ritrae intimorita, nè abbassa ella il puro sguardo di Ma-
donna, e solo per meraviglia leva un poco la mano sinistra.