Full text: La pittura del Quattrocento (7, Parte 1)

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poi a Lorenzo di Credi (cfr. figo. citate 473 e 488), un poco 
a Jacopo del Sellaio, ne’ quadri della chiesa di San Giovan- 
nino de’ Cavalieri a Firenze e dell’Oratorio della Madonna 
in San Giovanni Valdarno; e anche a Luca Signorelli nella 
predella dell’ancona della Galleria degli Uffizî, ai Ghirlan- 
dai, come si può vedere nella lunetta della porta della 
chiesa d’Orbatello a Firenze e nel musaico della porta della 
Mandorla in Santa Maria del Fiore. L’opera del genio vinse 
la tradizione e lo spirito di scuola, s’impose a tutta l’arte 
toscana. 
Così fu per l'Adorazione de’ Magi, abbozzata da Leonardo 
per i monaci di San Donato a Scopeto (figg. 492-495), che 
glie l’allogarono nel 1481. L’abbozzo nella Galleria degli Uf- 
fizî è sopraccarico di figure e denso d’idee. Agli occhi dei Re 
Magi si schiude la visione della Sacra Famiglia; il gruppo 
della Vergine col Bambino nel mezzo della scena, ha come la 
nicchia in quel formicolio d’uomini abbagliati dal fulgore che 
S’irradia dal fanciullo-Dio; la cerimoniosa divozione de’ per- 
sonaggi del primo piano contrasta col prorompere dell’en- 
tusiasmo della folla dietro; la vita s’infamma sul fondo 
grandioso delle antiche rovine. Arriva a destra un an- 
giolo soave, come quello della Vergine delle Rocce, e ad- 
dita ai pastori il segno annunziatore nel cielo; e guardano 
in alto un vecchio dagli occhi incavati, un giovane con en- 
tusiastica energia, e un giovanetto che sporge la testa da 
un masso a cui si attiene. Intanto ammirano il Bambino: il 
più vecchio dei Re, inginocchiato a riverente distanza, curvo, 
con una mano puntata a terra, sollevando con l’altra un 
vaso ; un pastore che, abbagliato, si sforza per vedere portando 
una mano sulla fronte; altri pastori, uno emaciato, dagli 
occhi profondi, un altro dal volto abbronzato, e una donna 
avvolta come da un velo. Dietro la Vergine scuoton la 
chioma inanellata due angioli, e un giovane pastore con un 
piffero suona a raccolta. Giunge un altro dei Re col vaso 
de’ profumi scoperchiato, mentre il terzo, vecchio come gli
	        
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