Full text: La pittura del Cinquecento (9, Parte 1)

NT ama 
e con ombre soffici s’alterna la luce sul bimbo pensoso, sulla te- 
1 d stina nuda, sul corpo rotondo, sulle mani paffute, tra le cui dita 
i gua | sfuggon bagliori. Il gesto è un’acuta interpretazione dell’anima 
a a infantile, trepido e incerto: una mano trattiene la mano ma- 
’ pe Ù terna, quasi nell’ansia che gli sfugga, e con essa il fiore; l’altra 
o < e vel goffamente stringe lo stelo da cui sboccian le fresche corolle; 
tti sospesi, 
ricettacclo 
iù piccola, 
‘:mbra inva- 
Iro s’inqua- 
a che sfiora 
ella stanza, 
e il gruppe; 
il grido dei 
> nell’opera 
>idezza del- 
ia di forme 
so infantile; 
iù volume, 
ati, velati, 
una blanda 
quadro di 
nza, nell’in- 
jetrogrado, 
ciunge lei Fig. 23 — L.: Disegno per la Madonna del Fiore 
nel British Museum a Londra. 
è l’ombra, 
raccolto e serio, il grosso bambino, in contrasto con Maria, 
est tte ds vesta sorridente sorella di gioco, trae dall’esitanza del gesto, come 
art ancien «Starijè dalla misteriosa profondità dello sguardo, una commovente 
n grazia. Un tocco di luce striscia sull’occhio, ed ecco vibrar la 
purinaton Mac seta lieve delle palpebre sulle pupille assorte nella contemplazione 
OSS 68 LIONELLO del fiore; in quell’occhio di bimbo, che ammira e scruta le stel- 
pi si pai late corolle, in quello sguardo grave di pensiero e di sogno, 
vive l’anima profonda di Leonardo. 
VENTURI, Storia dell’Arte italiana, IX, 1.
	        
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