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dà risalto alla luce sul collo. In armonia con questa soffice to-
nalità aurata è l’immagine calma, che accentra tutta la vita nello
sguardo profondo e indagatore.
L’Annunciazione del Louvre (fig. 41),” rappresentata nel
gabinetto della Galleria Corsini a Roma da un disegno (fig. 42),
rispecchia pure l’arte di Leonardo verso la fine del periodo fio-
rentino. L’Annunciazione, con forme ancor nitide, quattro-
centesche, nel quadro Uffizi, s’intenerisce ora nel piccolo
Fig. 43 — L.: Particolare dell’Annunciazione del Louvre
spazio, nelle proporzioni impicciolite delle cose; le. piume
(fig. 43), sollevate dall’aria, son falde luminose entro la sof-
fice massa dell’ala, le chiome della Vergine (fig. 44) si sfilan
cadendo in ciocche di pallida lana, i lineamenti s’incurvano, le
palpebre chine si disfanno nel fluido luminoso che le avvolge, i
fiori emergono dalle foglie con fragile grazia di ondeggiamento,
aprendo le corolle al tocco della luce; sprillano dal tappeto d’erba
nel fioco lume della sera. E non sono i fiori dell’Annunciazione
1 L. WAAGEN, Kunstwerke und Kiinstler in Paris, Berlin, 1839, pp. 423-424; ROSENBERG,
L. d. V., 1898, p. 54; E. JAcoBsSEN, Italienische Gemiàlde im Louvre, in Repert. f. Kw., XXV,
1902, p. 287,; G. FrI1zZoNnI, in Zeitschr. f. bild. K., 1894, p. 79; BERENSON, North Italian Painters,
1907, P. 260; Mac Curpyvy, L. d. V., 1904; A. VENTURI, Leonardiana, II, in L’Arte. fase. II1-III
lell’annata XXVII, 1924, pp. 49-57.
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