male, chè la cifra di due A, de’ quali uno capovolto, ad intreccio,
interpretata per una A e una V, fece inventare il nome di Van-
nucchi, mentre il monogramma è semplicemente l’insieme
delle due iniziali dei nomi del pittore e del padre suo, cioè
Andreas Angeli.
Nel 1493, a sette anni, fu messo all’orafo, secondo quanto ci
narra il Vasari; nel 1508, a ventidue anni, si matricolò all’Arte
de’ Medici e degli Speziali. Suo educatore fu Piero di Cosimo;
subì gli influssi di Fra’ Bartolommeo e Michelangelo. Iniziò il
lavoro, che gli dette fama, con le pitture nel chiostrino del-
l’Annunziata di Firenze: San Filippo che veste il lebbroso, i
Motteggiatori del Santo fulminati, la Liberazione dell’ ossessa,
la Resurrezione del fanciullo, il Bacio della reliquia, che porta
segnato in una cartelletta del primo gradino dell’altare:
A-D.M.D.X. Continuò a lavorare nel chiostrino dell’ An-
nunziata durante il 1511, quando colorì la storia dell’ Adora-
zione de’ Magi, e iniziò quella della Natività, che condusse a
fine nel 1514.
In quest’anno prese a dipingere in fresco di terretta, a
monocromato, nel chiostro della Compagnia di San Giovanni
Battista detto lo Scalzo, le Storie del Santo e le figure delle
quattro Virtà; dipinse la storia della Predicazione di San Gio-
vanni e la figura della Giustizia nel 1515; nell’anno seguente
finì l’ornamento di sopra a quattro quadri nello Scalzo, cioè il
Battesimo di Cristo, la Carità, la Giustizia e la Predicazione di
San Giovanni: affreschi nella parete di faccia alla porta d’in-
gresso. Nel 1517, finì la storia della Cattura di San Giovanni,
della vita d’ Andrea del Sarto, Firenze, 1829; REUMONT (ALFRED), Andrea del Sarto, Leipzig, 1835;
CAVALCASELLE è CROWE, Storia della Pittura in Italia (trad. italiana), vol. XI: Andrea del
Sarto, da pag. 80a pag. 150, Firenze, 1898; GuInEss (H.), Andrea del Sarto, London, 1899; BEREN-
SON (BERNARD), Drawings of florentine Painters, London, 1903; BERENSON (BERNARD), The
Florentine Painters of the Renaissance, G. P. Putnam’s Sons, New York a. London, 1909; BurcxK-
HARDT-BODE, Der Cicerone, IX ed., 1904; Ricci (Corrapno), Un disegno di Andrea del Sarto
per la tavola di Poppi ora a Pitti, in Rivista Arte, a. III, 1905, p. 142 e segg.; Ricci (Corrapo),
Un disegno di Andrea del Sarto (per la Sacra Famiglia del Prado), in Rivista d’ Arte, V, 1907;
KNAPP (FrITZ), Andrea del $ arto, in K iinstler-Monographien di H. Knacfuss, Biellefeld u. Leipzig,
1907; CIONI (M.), Il codicillo d’ Andrea del Sarto, in Rivista d’ Arte, VI, 1909; SINIBALDI (GIULIA),
Le opere di Andrea del Sarto che si conservano a Firenze, in L’ Arte, annata XXVIII, Roma, 1925.