Full text: La pittura del Cinquecento (9, Parte 1)

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co, derio. Îl qual venuto, e vista la bontà e semplicità del fanciullo, 
uo molto se ne rise; ma poi stimata seco la perfezione della cosa, e 
l’età di lui, come padre di tutte le virtù, si deliberò d’aiutare e fa- 
vorire tanto ingegno, e pigliarselo in casa ». All’aneddoto del Con- 
divi ritoccato dal Vasari, si pensa davanti a una testa marmorea 
sto di ciclope-fauno del Museo Nazionale di Firenze, la stessa che Ot- 
pe taviano Vannini a Palazzo Pitti dipinse nella rappresentazione di 
n Lorenzo de’ Medici tra poeti ed artisti, figurando Michelangiolo 
tti giovinetto presentare a Lorenzo quella maschera di Fauno. 
tti (Cfr. A. VENTURI, in Grandi Artisti lTialiani, Bologna, Zani- 
; e chelli, 1925). 
gli 
La 1492 — Scolpisce un Ercole di quattro braccia e, circa quel 
si tempo, il bassorilievo della Battaglia tra Lapiti e Centauri. 
La statua dell’Ercole stette nel palazzo degli Strozzi; venduta 
a Giovambattista della Palla, fu inviata a Francesco I, re di Fran- 
tto cia, nel 1529. Adornò il giardino dello stagno a Fontainebleau, 
ove la vide il Padre Dan (Trésor des merveilles de Fontainebleau, 
Ii- 1642). Più tardi fu tolta da quel luogo, e andò dispersa. 
co, Il bassorilievo della Battaglia iva Lapiti e Centauri fu eseguito 
io, per consiglio, dicesi, di Poliziano, dopo la morte di Lorenzo il Ma- 
di gnifico (1492). Oggi si vede nel Museo Nazionale di Firenze. 
: 1494, 22 gennaio — Forma una statua di neve, per invito di 
im Piero de’ Medici, nel cortile del suo palazzo. 
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tai 1494, ottobre — Sua andata a Bologna e a Venezia, e sue scul- 
o, ture nell’Arca di San Domenico a Bologna. 
) 
i Vi fece un angelo portacandelabro, a riscontro d’altro di Nicola 
ic0 dall’Arca, e le due statuette dei SS. Petronio e Procolo: questa, 
SÌ rottasi per caduta nel 1572, fu rimessa insieme da un Vincenzo 
4 scultore o, secondo il Padre Marchese, da Prospero Spani da Reggio, 
il detto il Clemente. 
al . . . . . 
te 1495 — Scolpisce un San Giovannino per Lorenzo di Pier 
sse Francesco de’ Medici. 
n° Vuolsi che il San Giovannino sia la statua già in Pisa nella casa 
Wi Rosselmini, venduta poco dopo il 1875, e ora nella Galleria di Ber- 
’ lino, supposta, al tempo della vendita e ancor oggi in quel Museo, 
I opera di Michelangelo, contrariamente a molti che sì rifiutano di 
o riconoscerla del grande maestro. Sostenitore dell’attribuzione fu 
iL il Bopx nell’ Jahrbuch der K. preuss. Ksts., vol. II (1881); contrad- 
sita dittori il WICKHOFF, il W&LFFLIN ed altri.
	        
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