9 baia. Ancora m’ocorre un’altra fantasia che farebbe molto meglio,
e ma bisognierebbe fare la figura assai maggiore; e potrebbesi, perchè
ta dei pezzi si fa una torre: e questa è che ’l capo suo servissi pel cam-
panile di San Lorenzo, che n’à gran -bisognio: e cacciandovi dentro
- le campane, e usciendo el suono per boca, parrebbe che detto co-
losso gridassi misericordia, e massimo el dì delle feste, quando si
suona più spesso e con più grosse campane ». Pier Paolo Marzi ri-
a sponde: « Della statua da farsi, dice N. S$. vi facci intendere che
e gli è la verità et non burla, et desidera si facci » (23 dicembre ’25).
‘a 1525, 23 dicembre — Lettera di Giulio Il che gli raccomanda
a le Tombe in S. Lorenzo e la Libreria.
e « Tu sai che li pontefici non vivon molto, et Noi non potremo più
le che facciamo desiderare vedere o almeno intendere essere finita
i la cappella con le sepulture delli Nostri et anche la libreria: però ti
= raccomandiamo l’una et l’altra cosa et in tanto ci arrechereno (come
tu dicesti già) ad una bona patientia, pregando Dio che ti metta in
i cuore di sollicitare tutto insieme, nè dubitare che ti manchi nè opere
a nè premio, mentre saremo vivi. Et resta con la benedictione di Dio
° et Nostra. I (Julius) ». Autografo di Clemente VII in una lettera di
i P. P. Marzi a Michelangiolo.
: 1526, $ febbraio — S'’occupa del ciborio di S. Lorenzo. Il Fat-
! tucci gli scrive:
« Circa il ciborio dell’altare maggiore » il disegno inviato piace
sommamente al Papa; gli richiede poi una croce di cristallo per
S.S. Il 23, gli riferisce che Clemente VII « prese grandissimo piacere
quando lesse che voi volete finire tutte le figure della sagrestia; ...del
ciborio disse che gli piace grandemente in sull’altare; ma quello che
lo faceva pensare altrove era per non guastare la vostra fantasia,
a cioè se voi volessi uno dì dipingere la cappella... Circha la croce dice
A che ordinerà di vederla. cioè che la venga qua. et credo che e’ la
cComperrà ».
1526, 10 marzo — Intorno alle Tombe Medicee, Leonardo
. Sellajo gli scrive, di ritorno da Firenze, come andò dal Papa
e l’informò del gran lavoro che si faceva.
Gli disse « che avevi fatti e’ modegli delle 8 figure, che non si get-
tono in forma.. e chome m'’avevi detto e promesso per infino a set-
tembre le 8 figure sarebbono alla perfezione e le 4 da finirle presto...
Rimandossi il disegno del ciborio. Dice, lo farete, quando a voi verrà
bene, che non vole abbandoniate le figure ». Però il Fattucci gli
scrive il 3 aprile e specie il 23 novembre che S. $. « dice che faciate
fare uno ciborio in propria forma grande, come se fussi di marmo,
VENTURI, Storia dell’Arte Italiana, IX, 1.
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