1531, 15 dicembre — Sebastiano del Piombo riceve da Miche-
langelo per Giovanni da Udine « un disegno d’una capella ».
Lo incita a venire a Roma.
Così il 18 gennaio 1532; 1’8 febbraio gli dice anzi che «MM. Benve-
nuto della Volpaia... mi dice havervi aconzo una stantia in Bel.
vedere per la venuta vostra », ma lo consiglia a ritardare finchè
non sarà tornato l’ambasciatore del Duca d’Urbino
1532, 3 gennaio — Giovanni Gaddi gli scrive da Roma:
«Sua Beatitudine... m’impose, che io vi scrivessi: che voi ve-
nisse a Roma et quanto prima... Vi priego... che per vostra cor-
tesia vi degnate venire a smontare a casa... »
1532, 15 marzo — Sebastiano gli scrive che l’ambasciatore del
Duca d’Urbino è tornato, e l’incita a partire per Roma.
Lo consiglia inoltre circa il modo di ottenere che gli agenti al-
loghino ad altri la « sepoltura » e di « pascerli de parole come tanti
anni ve ànno nutrito voi de parolle; et come havessino rotto el
vostro contratto, vui sete libero... », perchè «detti agenti (del
Duca) sonno resoluti che non è possibile che lavorate più per loro
che ’l Papa ha chiarito ogniuno che non vole che lavorate per altri
se non per Sua Santità »
I532, 5 aprile — Ancòra lo dissuade dal venire a Roma.
«Chè in questo caso torneresti a Firenze molto più malcon-
tento di quello vui sete (a causa del contratto per la tomba di
Giulio 11)... Possete più con parole et promessione paserli di quello
che tanto tempo ve ànno nutrito vui.. e anichileranno el con-
tratto et uscirete di questo affanno ». Lo conforta a non afflig-
gersi: «a vui non vi pol esser tolto honor nè gloria: considerate
un pocco che vui sete, et pensate che non havete altri che vi facia
guerra se non vui medesimo »
1532, 6-7 aprile — Parte per Roma.
1532, 29 aprile — Parte da Roma alla volta di Firenze per
ordine di papa Clemente.
1532, 29 aprile — Non è presente al nuovo contratto per tirare
a fine la sepoltura di papa Giulio II, secondo il desiderio del
Duca d’Urbino.
Il contratto assicura che Michelangelo aveva riscosso già 8000
ducati d’oro e che s'impegna entro tre anni a consegnare il nuovo