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vice-cancelliere Jafredo Caroli a Milano: « Lionardo da Vinci...
non si è portato come doveva con questa Repubblica, perchè col
ha priso buona somma di denaro e dato un piccolo principio a che
una opera grande che doveva fare ».* Il piccolo principio tuttavia le
per alcun tempo si conservò, e il 1° marzo 1513 si fece un’arma- Gu:
tura di legname alla pittura che « fecie Lionardo da Vinci perchè dil
la non si guastassi».° E già l’ Albertini, nel suo Memoriale (1510), na
nomina «li cavalli di Leonardo Vinci et li disegni di Michelan- Tua
gelo », nella « Sala grande nuova del Consiglio majore ».3 a K
I cartoni di Leonardo e di Michelangelo, « furno», scrive Ben-
venuto Cellini,4 «la scuola del mondo ». Il Cellini da giovane aveva Lar
fatto un disegno della Battaglia di Cascina: «questo cartone)», dell
egli scrisse, « fu la prima bella opera che Michelagnolo mostrò ser
delle meravigliose sue virtù, e lo fece a gara con un altro che lo ritr
faceva (con Lionardo da Vinci), che avevano a servire per la lasc
Sala del Consiglio del Palazzo della Signoria. Rappresentavano di ]
quando Pisa fu presa da’ Fiorentini; ed il mirabil Lionardo da gua
Vinci aveva preso per elezione di mostrare una battaglia di ca- con
valli con certa presura di bandiere, tanto divinamente fatti, che
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quanto immaginar si possa. Michelagnolo Buonarrotti nel suo e
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dimostrava una quantità di fanterie che per essere di state s'erano 5
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messi a bagnare in Arno; ed in questo istante dimostra ch'e’ si
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dia all’arme, e quelle fanterie ignude corrono all’arme, e con
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tanti bei gesti, che mai nè degli antichi, nè d’altri moderni non
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si vidde opera che arrivassi a così alto segno; e siccome 10 ho
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detto, quello del gran Lionardo era bellissimo e mirabile. Stet-
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teno questi dua cartoni, uno in nel palazzo de’ Medici, ed uno ji;
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alla Sala del Papa. In mentre che gli stetteno in piè, furno la
mer
scuola del mondo ».
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I GAvEg, Carteggio cit., II, 94; CaALvi, Notizie dei principali professori di belle arti che fiori-
rono in Milano durante il governo dei Visconti e degli Sforza: I1I. Leonardo da Vinci, Milano,
Borroni, 1869. di Ox
2 MiLANESI, Commenti cit. uno d
3 Memoriale cit. 2
4 BENVENUTO CELLINI, La vita scritta da lui medesimo in Firenze, libro I, cap. XII, Fi- REN
renze. 1890, ed. Gaetano Guasti.
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