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con la grave lentezza dei festoni che nella Cappella medicea
s’appesano tra balaustra e balaustra dell’attico. E gli atleti
della Battaglia di Cascina rivivono nel giovane ignudo, steso
carponi ad attizzare il fuoco nell’ara.
Divulsione di forze scatenate in senso opposto da un comune
centro, riunisce in un solo attimo, con immediatezza fulminea.
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Fit. 510 — M.: II sacrificio di Noè, nella Cappella Sistina.
(Fot. Anderson).
le scene del Peccato e del Castigo (fig. 511). La spirale delle anella
serpentine avvinghiate al tronco d’albero che divide i due campi
dell’affresco si scioglie d’improvviso in due violenti scatti: del
demone verso Eva, dell’angelo vendicatore, che per un braccio
si tiene all’albero e con l’altro appunta la spada al collo di
Adamo. Le due forze del Male e della Vendetta scaturiscono
da uno stesso”centro, con uguale impeto: l’albero, avvinto dalle
anella del serpe, è nido di folgori che simultaneamente scop-
piano nel cielo senza nubi, fosforico e ardente sopra la terra arsa.
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