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zione (fig. 635), ora nella Reale biblioteca di Windsor, copiata da
Giulio Romaho in un quadro della Galleria Borghese, a Roma.
Un gruppo di nudi in corsa, tese le braccia, scocca frecce contro
un bersaglio: sempre più slancio prendono i corpi dei più lon-
tani, sempre più inclinati e vicini all’orizzontale, tanto che l’ul-
tima figura muliebre non tocca terra, rapita a volo dal proprio
impeto. Tutto il gruppo, nell’irruenza delle braccia tese e dei
corpi; nel travolgente slancio della corsa, scocca. verso. il: ber-
saglio con impeto di freccia, mentre due Amoretti carponi soffian
Fig. 623 — M.: Lunetta.
(Fot. Anderson).
dalle accese faci a tener desto l’ardore. La bella composizione
allegorica è ancora tutta risonante delle voci di Michelangelo
nella Cappella Sistina; le ampie chiome attorte in riccioli an-
guiformi sono le stesse che s’agitano sulle teste degli efebi
nella vòlta, e tra gli efebi rivediamo il profilo acuto della donna
che segue, senza più toccar terra, l’impeto di catapulta del
gruppo.
Vicina di tempo al disegno dei Saettatori è la composizione del
Castigo di Prometeo, nella Reale Biblioteca di Windsor (fig. 636),
ove la matita nera modella le forme quasi per un grande altori-
levo marmoreo. Una piattaforma di roccia tien prigioniera la