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alla catastrofe la rapidità stessa della folgore lanciata dalla
mano contro il carro del Sole. Per resistere all’impeto di Giove,
l’aquila affonda gli artigli nella compatta nube che le forma pie-
distallo, e raggia intorno a sè le penne irte, come ventaglio di
raffi. La forma di Giove, quadrata e greve nel primo schizzo, ora
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Fig. 631 — M.: Studio per la Resurrezione di Cristo, nel Museo del Louvre.
si sviluppa in altezza, acuto vertice alla piramide slanciata
della composizione.
L’unità architettonica della scena ancor aumenta nel di-
segno dell’Accademia di Venezia (fig. 639), più vicino alle
forme del Giudizio Universale. Giove quasi raggiunge col
piede il carro cui s'avventa con impeto di catapulta: lo slancio
agile del dio, nel disegno di Windsor, ora si muta in oppri-
mente peso di massa, in forza schiacciante; il carro preci-
pita quasi a perpendicolo, scagliando nell’abisso, proprio sotto
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