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raccoglie e si ritira a destra; il Fariseo, vecchio turco, si stringe
con la sinistra ai due capi di una sciarpa, e fa passare la destra
dentro la sciarpa stessa; così l’oste s’attacca con la sinistra ai due
capi di uno sciarpone; e un giovane a mensa, che discorre con un
vecchio, poggia la sinistra al braccio destro, e la destra così vin-
colata solleva e apre a stento per discorrere col suo più gestico-
lante compagno. Insomma, questo pittore sa dir poco, e, fuor di
Fig. 741 — Accademia di Belle Arti di Vienna.
Polidoro Lanzani: La Cena in casa del Fariseo.
qualche figuretta, il piccolo camillo, l’oste e la giovane locan-
diera, con qualche sincerità di rappresentazione, tutto è grosso-
lano e duro, in una densa pasta di colore.
Quelle figurette ricavate dalla vita contemporanea, qui si
staccano dalla composizione evangelica, e in altri casi la formano
intera, come nei due quadri dell’Accademia di Vienna (fio. 742)!
uno con due dame e i loro amanti ad un convito tra le siepi, con
un bambino che dorme sulla nuda terra, due donne che si bagnano
nel lago vicino, una che ne è uscita, e si acconcia la chioma. Nelle