Cristo deposto della Galleria Layard, la vigorosa personalità
del traduttore, mancano, forse anche a causa dei restauri, ad
un’altra opera tratta da prototipo cimesco, ora nella Galleria
: ; far pi Sì
Nazionale di Londra, e cioè alla pala raffigurante l’Incredulità
di San Tommaso (fig. 49), nella chiesa trevigiana di San Niccolò.
Più che un’imitazione, il gruppo di Cristo con gli Apostoli è
copia con varianti leggere dall’esemplare di G. B. Cima, nè può
dirsi che il copiatore abbia intese le doti dell’originale nel com-
porre il gruppo massiccio degli Apostoli assiepati entro lo spazio,
addossati al Cristo, così da togliere all’immagine divina il suo
dominio sulla folla. Un alto spazio sovrasta alle figure di Cima
adunate nel chiaror del mattino, e il Cristo sovrasta per altezza
la folla, verso cui piega il capo con malinconica dolcezza. Ma Se-
bastiano, preoccupato di lasciar spazio, nel primo piano della
pala, ai committenti del quadro, colloca il gruppo sopra tre gradi,
come in un palcoscenico, sullo sfondo ombroso del tempio, e cir-
conda l’atona figura del Redentore di una compatta muraglia
umana, che aduna ombre dal fondo tenebroso. L’opera non vale
certo a darci un'alta idea della giovinezza di Sebastiano, poichè
le mirabili figure dei committenti sono dovute alla collaborazione
di Lorenzo Lotto,’ ma pur ci lascia distinguere le tendenze del
pittore verso il risaito scultorio, in quella sua divisione dello
spazio a piani come di altorilievo. Solo l’ombra diffusa nel fondo,
da cui emergono in risalto luministico le immagini, ci avverte che
Sebastiano ha già veduto Giorgione, pur senza aver inteso il si-
gnificato pittorico delle sue velate atmosfere. im
Quando egli ci riappare nelle portelle d’organo della chiesa co
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1 Chiaramente si distingue la trasparenza luminosa del colore di Lorenzo Lotto nelle im- Ar
magini di committenti, tra cui si vede una testa di prelato degna di gareggiare col famoso ri-
tratto del vescovo Rossi nel Museo di Napoli. un
A persuadere della giustezza di questa distinzione ci piace riprodurre un quadro del Lotto, zic
nella Raccolta Benson a Londra (fig. 50), ove sono due ritratti non senza analogia con i com- ‘
mittenti di San Niccolò a Treviso. : ne
2 Uno sforzo palese, ma impacciato e fanciullesco, di accostarsi a Giorgione, si ha nel
quadro raffigurante la Visita della Vergine a Santa Elisabetta nell’Accademia di Venezia (fig. 51), mi
ben più vicino, per il gonfiore delle forme e dei panni, e per le ridotte proporzioni delle figure, ma
impicciolite da un paesaggio che si svolge tutto in altezza, al bergamasco Cariani che a Seba- ;
stiano del Piombo. Lo scenario pittoresco sembra tratto da qualche incisione tedesca. - dd’