Full text: La pittura del Cinquecento (9, Parte 3)

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sima all’arte di Giorgione, sebbene abbia per tanto tempo portato 
il nome di Raffaello. Tutto, in essa, emana dalla Venezia del 
primo Cinquecento: l’impostatura giorgionesca dell’immagine 
che volge a noi il delicato volto femmineo e in senso opposto 
il torso e il braccio; il taglio del parapetto, uguale a quello del 
Fig. 62 — Farnesina, alla Lungara, in Roma. 
Sebastiano del Piombo: Altra lunetta. 
(Fot. Anderson). 
ritratto giorgionesco di Berlino. L’ovale del volto, il taglio al- 
lungato dell’occhio, la dolcezza delle labbra tumide, il contorno 
accarezzato delle chiome, sono riflessi immediati dell’arte di 
Giorgio da Castelfranco. Nè mai Sebastiano, evocatore d’im- 
magini monumentali, di costruzioni massicce, di volitive fisio- 
nomie, colse il murmure armonioso del ritmo di Giorgione come 
nel dipingere, sul fondo madido d’oro, l’adolescente, chiuso, 
dal gesto-del braccio e dalla gran manica raggiata, come in un 
gorgo melodico d’aria e di suono. 
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