eycon È improbabile che questa iscrizione sia del tempo di Tiziano
lon. era e tanto meno di Tiziano stesso. Secondo il Cavalcaselle però (vol. I
va dalla pag. 62) l’opera dovrebbe essere del ’503 circa, perchè Alessandro VI
: hebbe si sarebbe appena rappresentato in un quadro dopo la morte, che
a nera avvenne il 18 agosto 1503, tanto era abborrito da tutti gli Italiani.
i (Cfr, Però, poichè il Dolce afferma che Tiziano fece a Venezia sedici
anni di tirocinio, dopo la sua venuta del 1486, inevitabilmente l’o-
- pera è databile al 1502. Tanto più poi che nel quadro non si trovano
diciotto accenni alla vittoria ottenuta a Santa Maura dal Pesaro. Lionello
), amico Venturi (Giorgione e il giorgionismo, pag. 358) vorrebbe fissare il
za della tempo tra il 20 aprile 1502, tempo in cui il Pesaro fu nominato
o commissario della flotta papale e il 23 agosto dello stesso anno,
lli l’uno giorno della vittoria di S. Maura (Cfr. Archivalische Beitrdge zur
bbono i Geschichte der Venezianichen Kunst aus dem Nachlass Gustav Lud-
quell’o- Wwigs hersg. vu. Bode, Gronau, Hadeln, Berlin, 1911, pag. 131).
liligenza - | i | ’
OE 1508 — Tiziano eseguisce la facciata del Fondaco dei Tedeschi,
"dii i verso le « Mercerie ».
Scrive il Dolce: « Disegnando adunque Tiziano e dipingendo con
Giorgione (che così era chiamato) venne in poco tempo così valente
ne nobile nell’arte, che dipingendo Giorgione la faccia del fondaco de’ Te-
ite detto deschi, che riguarda sopra il Canal Grande, fu allogata a Titiano,
vorrebbe come dicemmo quell’altra, che soprastà alla merceria, non hauendo
(hoff pro- egli alhora a pena venti anni. Nella quale vi fece una Giudit mira-
ibo, (Cfr. bilissima di disegno e di colorito, a tale, che credendosi comune-
mente (poichè ella fu discoverta) che ella fosse opera di Giorgione,
tutti i suoi amici si rallegravano, come della miglior cosa di gran
a di An- lunga, ch’egli havesse fatto. Onde Giorgione con grandissimo suo
in abito dispiacere rispondeva ch’era di mano del discepolo, il quale dimo-
strava già di avanzare il Maestro » (Cfr. Dolce, op. cit., pag. 55).
per rac:
di Pafo, 1507, maggio 16 — Fu cominciato il tetto del Fondaco.
1508, maggio — Fu eretto nel cortile del Fondaco l’altare
1. venete, per la messa di consacrazione dell’edificio compiuto
o de’ Pe- (Cfr. Cadorin, Nota alle memorie del Gualandi, serie III,
andro VI, pag. go-g1, Bologna, 1840-45).
> di venti
ile 1501). ...; novembre 8 — Si procedette alla stima generale degli
affreschi di Giorgione.
1509, febbraio 18 — Si festeggiò l’inaugurazione con la
caccia a occhi bendati del maiale unto (Cfr. Sanudo,
Diari e ricordi presso il Lazzari).
VENTURI, Storia dell’Arte Italiana, IX, 3.