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donne, Venere e l’ignota Dama, seggono sull’orlo di una vasca, e fan
un Amorino saggia la temperatura dell’acqua. La nuda Venere, pro- Er
tesa verso la compagna in atto persuasivo, sembra aver appena
chiuso un discorso di esortazioni e di lusinghe; e la gentildonna,
immota, par segua con l’intento orecchio il suono delle parole
Fig. 98 — Particolare del quadro suddetto
(Fot. Brogi).
udite. La primavera spiega le sue magnificenze nel paese folto
d’alberi, e sS’incarna nella floridezza radiosa delle immagini. A
sinistra, in un prato, due coniglietti, simbolo di fecondità; lon-
tano, una torre accesa dal tramonto; a destra, un villaggio, un
campanile sommerso nell’ombra della sera: l’ora nostalgica in-
sinua un soffio di giorgionismo nel quadro vestito di tutta la
pompa tizianesca di colore, arricchito da note di luce più rare di
quante siano nei quadri giovanili di Tiziano: il braccio di Venere,
sollevato a reggere il vaso di profumi, riflette il chiaror delle nu- sost
vole nella sua trasparenza perlata, come assai più tardi il volto par