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anni, mentre Giorgione trae accordi elegiaci dalle delicatezze
Giorgione estreme nei passaggi del tono.
lievo sta- Le sue immagini non sono create per l’azione; anche Giu-
ideale di ditta, l’eroina, è inerte e pensosa. I gesti sono lievi, 1 corpi non
fede, nel- pesano sulla terra, gli occhi non riflettono le umane passioni;
2 Soi contemplano il mondo e il proprio sogno, e la terra assorta
) ve ali RR
‘arpaccio, contempla l’umana bellezza, in un reciproco ‘abbandono. Ecco
per espri- perchè tutte le opere di Giorgione, la pala di Castelfranco come
gini sono la Venere di Dresda, destano in noi l’impressione di un sacro
la sembra silenzio, di una realtà bella e incorruttibile, che confina col sogno.
na volta,
a tutte le
Giambel-
ierfrance-
successiva
alberi, le
: vicina la
no, 1 suoi,
1e vestono
scorrer del
te, di ba-
1ovimento,
contrasti,
iltimi suoi
1508, quando
del compenso
rvi figure a sua
dine, o che rap-
er me non l’ho
, perchè dove è
appresso, altra
1 volle soggetti;
;jjamo avere una
da figure ancora
a donna ignuda
ll’aria aperta.
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