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folgoreggiante, con i suoi bravi piumati, con i suoi genietti vam-
panti, con le sue Madonne frutti di melograno. Nella giovinezza,
presto s’infocò, e, come Gaudenzio Ferrari, vide la natura con
occhi di bove, sovrumana, gigantesca, lussureggiante. In tutto
Fig. 590 — Galleria Statale di Berlino. Romanino: Pietà.
‘Fot. fornitaci dalla Direzione della Pinacoteca Martinengo).
quel rigoglìo di figure e di cose bruciate dal sole, si perdette lo
spirito del pittore, che si assopì stanco sotto l’afa estiva. Lom-
bardo, si accostò a Venezia, e, nell’accostarsi, fu preso come
da subita fiamma. Già le propaggini della pittura veneziana
erano giunte a lui per mezzo del cremonese Boccacciro, come
quelle dell’arte lombarda erano nell’aria bresciana, nella tradi-
zione che faceva capo al Foppa; ma Tiziano prima, Lotto, e