I560, agosto 8 — Antonio detta il suo testamento, lasciando
600 ducati a ciascuna delle figlie, nominando usufruttuarie
la moglie Laura e la zia Valeria, ed eredi i figli Girolamo,
Francesco, Giovanni e Valerio. Gli altri due figli erano]morti.
1560, agosto 9 — Antonio muore, e viene sepolto nella chiesa
di S$ant’Anastasia, nella tomba di suo zio.
1566, aprile 29 — Elena, primogenita di Antonio Badile, va
sposa a Paolo Caliari. Il Ridolfi dice che Paolo era nipote di
Antonio, e che anzi dimorò qualche tempo nella casa di lui,
ma non si sono trovati documenti che provino questa paren-
tela.
1579, novembre 7 — Laura, vedova di Antonio Badile, fa -te-
stamento, lasciando «unum ducatum de grossis triginta
uno» a Elena sua figlia, e moglie « egregi Pauli de Caliarijs
pictoris Verone habitator Venetijs » :
*
Antonio Badile, quand’ebbe alla sua scuola Paolo Veronese,
cercava d’orientarsi fra le tante tendenze dell’arte a Verona
volte verso Brescia e la Lombardia, attratte da Venezia domi-
nante, richiamate a Mantova, nel vallo romano costrutto da
Giulio Pippi. Fra i pittori veneziani che più s’insinuarono nel
Veneto, Lorenzo Lotto influì sul Badile, specie nel ritratto di
Frate Salvo Avanzi veronese (fig. 675), eseguito nel 1540, ora nella
Raccolta del Conte Annibale di Thiene a Vicenza. L’ovoide puro
della testa e dei grandi occhi dilatati dall’estasi, il modellato a
sfaldature delle grandi pieghe della tunica, richiamano al vivo
l’opera di Lorenzo durante il periodo d’influenza raffaellesca; e
dal Lotto par emanare l’ombra romantica che attornia la figura.
1 Bibliografia su Antonio Badile. ZAnI, Encicl., III, 260; BERNASCONI, Studi ecc. della
scuola pittorica veronese (1864), in Arch. stor. deli’ Arte, 1890; ZANNANDREIS, Vite dei pittori, ecc.,
Veronesi (1891). in Nuoco Arch. Veneto 1906) Il: 1907. 1.
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