3 ma sSsivIit à l’effetto macchinoso. che spesso co! 1trappone
ia iliasSsSiVita, +1 Ci CLLU 111 AQ 11i11USU, L1iCt SH COSSU LUILTLLI ad} pone
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l'arte di Uu. A. Fasolo a q uella del suo contemporaneo piu aimne,
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G&G. B. Zelotti, ci ta riconoscere la mano del DICTOTre /1n un
: . è ; no del pittore /1n un
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Dusto muliebre, turgido, pesante, g10boso, 1orzato nell altorilievo
dall’ombra. Anche gli ornamenti, a grossa stampa, ricordano il
Fig. 726 — Villa Coldogno, ora Pajello. G. A. Fasolo: Scena del Convito
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Ritrattino di Fanciulla a Vicenza, nel donnone flor ido , eESuberante,
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tutto sodezza di carni e spessore di lineamenti, nella Galleria di
Vienna
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Nulla di questo ritratto ricorda il Ver Oonese; nè il taglio del
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busto, nè certo la plastica forzata e r igida, mentre tutto verone-
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SA ALTI ATE no AD Amy noli (a llorin As TDreacria (fio. 325) inve]
siano è l’altro di Dama nella Galleria di Dresda (fig. 727), dove 11
colonn ato del i0nNnqdo, come la OQTEeVe ricchezza dell a idobb.« ), Sono
impronte chiare della mano di G. A. Fasolo. Studia eleganze, 1l let
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nacchinoso pittore nello siumar le luci sulle carni palli le, nel ”