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1575 — Quattro grandi Storie nella Cappella Maggiore di San
Nazario a Verona: la datazione — 1575 — sarebbe, secondo
lo Zannandreis, sopra uno dei quattro dipinti. L’Hadeln af-
ferma non esistere questa datazione.
1582 — La Gran Cavalcata (dal Ridolfi è detta l’Incoronazione
di Carlo V), affresco in una stanza terrena della casa del
Signor Quaranta (oggi proprietà del Conte Nicolis): contratto
del dipinto stipulato l’8 maggio 1582; ultimo pagamento, il
9 novembre 1582.
1589-90 — Disegno in sei fogli rappresentanti l’Albero genea-
logico di San Benedetto, per i Padri Benedettini, inciso in
rame da Jacopo Franco il 12 settembre 1591.
1591-92 — Dipinge tre quadri per il Conte Francesco Sesso, ve-
- nuto al seguito di Filippo II di Spagna.
1594 — In occasione della costruzione della sua tomba, aggiunge
per la prima volta il nome di De Ubertis. Il 20 giugno detta il
suo testamento con due codicilli: a) 31 marzo 1598; b) 23 lu-
dla glio 1606.
1596, marzo 2 — Gli è commesso dalla Famiglia Tedesco il
dipinto raffigurante San Michele che scaccia Lucifero, per la
chiesa di Santa Maria in Organo, terminato e consegnato il
30 agosto del medesimo anno. Il 3 gennaio, contratto per i
dipinti di Paolo Farinati nella Sala del Consiglio di Verona
(Battaglia di Vacaldo con il Barbarossa). Non è esatto il rife-
ng telo muli rimento fatto dall’Hadeln, a questo dipinto, della data 1598
nta come ultima data di pagamento; notazione archivistica che si
riferisce ad altro dipinto. (Cfr.: RIDOLFI, con note dell’Hadeln,
Ddestà (ora Pit II, pag. 129, nota I. — Cfr. L. SIMEONI, Il Giornale del Pit-
tore P. Farinati in Madonna Verona, IV, pag. 215).
o 1596-97 — Eseguisce tre dipinti con Scene della vita di San
i pe Giacinto per la Cappella Scotti in San Giovanni di Piacenza.
ntrale. ora di 1597 — Dipinge otto quadri per Marcantonio Memmo (Doge
dal 16012 al 15).
HM