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figura col volto acuto, con grandi occhi smarriti nell’orbita. equ
A conformare, a coordinare la parte destra al centro con l’inar- SOSI
carsi della conca ov’è il San Francesco, Sebastiano fece rilucere sil
come da uno spiraglio, fra il limite oscuro della cella e la prima app
colonna del pretorio, il bagliore giallo, sulfureo, di cui schiarò il last
fondo della Pietà di Viterbo; la parte sinistra, ov’è San Pietro, fort
par s’apra a mostrare il cielo turbinoso sopra una linea di mon-
tagne.
La nota plumbea di Sebastiano si osserva nel grigio cinereo
delle colonne, che s’inargenta alla luce. Tutto si spegne: il bianco
dei marmi s’incenerisce; e solo brilla soffocato l’oro dei musaici,
sulfureo alla luce, ramigno nell’ombra. Anche il pavimento serba
la stessa nota plumbea; le carni hanno ancora la morbidezza del
colore veneziano.
In alto, nel catino, Sebastiano dipinse, non più ad olio, ma a
fresco, la Trasfigurazione. Il pittore, poco pratico dell’affresco,
par s’affatichi a segnare i lineamenti, che riescono ingrossati
e gonfi; ma nel colore, negli strati delle nubi sul cielo, nelle vesti
livide di Cristo, nel freddo fulgore del libro, si sente l’opera del
veneziano, così come nelle due colossali figure ispirate alle forme
di Michelangelo nella Sistina, cioè nei due Profeti sull’arcone
della cappella (fig. 25), i quali furono disegnati da Sebastiano
sin dal 1516. -
Si rivede, in atteggiamento affine, il Cristo flagellato di San
Pietro in Montorio nel Cristo risorto della Discesa al Limbo (Gal- Sebas
leria del Prado) (fig. 26); ma par che al pittore qui sfugga, per
essersi allontanato dal disegno ispiratore di Michelangelo, il
segreto di quella tragica profondità di spirito. Il soggetto, di rado s’aff:
affrontato dai Maestri del Quattrocento, e ripreso per la prima mae:
volta nel Cinquecento da Sebastiano, è da lui semplificato, ri- palp
dotto a pochi attori: il Cristo, in posa trasversa lungo la diagonale Vene
del quadro sviluppato in altezza; Adamo ed Eva nell’angolo a e da
sinistra, inginocchiati, Eva, tagliata dalla cornice; due figure trast
in piedi dietro il Cristo, gruppo messo a contrappeso della bianca cerc]
immagine fortemente inclinata, come a sostenerne il periglioso zion