Full text: La pittura del Cinquecento (9, Parte 5)

le labbra sporgenti, sdegnose, esprimono virile intelligenza, fer- 
mezza d’animo, austerità di pensiero. Dall’alto della sua beltà lasco 
regale, guarda la dama; e par tenga con lo sguardo a distanza Less 
la folla. Il modellato infiacchito del tardo Sebastiano ritrova 
l'antico vigore per scolpir con precisione i lineamenti del volto 
oblungo, il tornito tronco del collo, la persona vigorosa nella sua 
flessibilità d’acciaio. Anche il colore, in una scala di sobria ric- 
chezza, s’intona alla gravità aristocratica dell'immagine: la 
veste marrone, corsa da righe d’oro opaco, il legno aurato della 
ruota, il nastro color d’amaranto, sono in contrasto col verde 
acidulo della tenda, che nella luce ingialla e compone alla dama 
un superbo sfondo decorativo con le increspature lucenti del 
tessuto e con le arricciature degli orli, come di foglia gigante che 
formi capanno all’immagine altiera. 
Con altrettanta energia è ritratto, in un quadro della Galleria di 
Vienna, il busto del Cardinale Pucci (fig. 41), grande, saldo, impe- 
rioso. La mantella, plasmata sulla forma, disegna scarse pieghe ad 
altorilievo; la testa par scolpita in un blocco granitico: gli occhi 
larghi guardano diritti, fermi; la posa esprime una tranquilla ener- 
gia. Come al riverbero della rossa mantella, s’accendono, sul fondo 
grigio oro, le carni bronzee. La gran forza del modellato, l'intensità 
severa del colore, aggiungono imperio alla statuaria immagine. 
Agli ultimi suoi anni, intorpiditi nell’ozio, appartiene un’opera 
che ancor dimostra potente la fibra dell’artista: il ritratto del 
Cardinale Reginaldo Pole nel Museo del Romitaggio a Lenin- 
grado (fig. 42), attribuito per molto tempo a Raffaello. Par che 
alla fine della vita il Veneto rievochi Tiziano, nella posa del 
personaggio seduto in poltrona, su fondo unito, simile a quella 
di Papa Paolo III del Vecellio, e anche nel colore, nel rosso in- 
candescente della mantella. Le pieghe del camice han di Tiziano 
1a fluidità di velo; ma il maestro educato alla scuola romana le 
raccoglie in larghi fasci; infonde loro un ritmo largo e grandioso. 
Le mani squadrate poggian sul bracciolo della poltrona e sul CS TLACO 
ginocchio, con una forza di pressione che ci ricorda il Cristo che la 
portacroce al Prado; la testa immota, gli occhi dallo sguardo si sper
	        
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